lunedì, Marzo 24, 2025
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A Pompei l’affresco di Frisso ed Elle: il loro mito

A Pompei l’affresco di Frisso ed Elle: il loro mito. Nuove meraviglie e uno splendido affresco di Frisso e Elle affiorano a Pompei dagli scavi di una casa limitrofa a quella di Leda, Regio V, insula 6, verso sud. “Si è ripetuta la storia, si tratta di un bellissimo affresco, in ottimo stato conservazione”, annuncia il direttore del parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel, facendo il punto sul restauro, lo scavo e la valorizzazione della Casa di Leda.

“Quello di Frisso e Elle – ha detto Zuchtriegel – è un mito diffuso a Pompei, ma anche attuale. Sono due profughi in mare, fratello e sorella costretti a scappare perché la matrigna li vuole cacciare di casa e lo fa con inganno e corruzione. Lei cade in acqua e annega, nell’affresco ha il volto coperto dalle onde, sta per annegare e tende la mano verso il fratello. Un opera bella per colori vivacità esecuzione. Speriamo di rendere accessibili presto queste due o tre case”. La casa di Leda non è ancora completamente vuota, spiega, è stato scavato tutto l’atrio, l’ambiente verso strada e i restanti, ora nei due lati è stato necessario arretrare lo scavo. Nella casa a sud è emerso l’affresco, in quella a nord è stato trovato nei mesi scorsi il gruppo di statuette ora in restauro. Gli interventi stanno interessando gli ambienti già noti della Casa di Leda (con l’ormai celebre sensuale affresco nel cubicolo di Leda e il cigno) partiti tra il 2018 e il 2019 ed ora si allargano agli ambienti delle due domus limitrofe. “C’è l’ipotesi che l’affresco sia opera della stessa bottega attiva nella casa di Leda, o forse una committenza unica”. 

Frisso ed Elle: il mito del vello d’oro

Frisso ed Elle erano figli di Atamante, re della Beozia, e di Nefele, una dea delle nuvole. In un periodo di carestia, Atamante, su consiglio della sua seconda moglie Ino, decise di sacrificare i figli per placare la collera degli dei.

Nefele, disperata, pregò il dio Ermes di aiutarla. Ermes inviò un ariete dal vello d’oro, Crisomallo, che trasportò i due bambini in groppa attraverso il mare. Durante il viaggio, Elle cadde in acqua e annegò, dando il nome al tratto di mare dove morì: Ellesponto. Frisso invece giunse in Colchide, una terra lontana, dove il re Eeta lo accolse benevolmente.

Frisso sacrificò l’ariete a Zeus e donò il vello d’oro a Eeta, che lo custodiva in un tempio sorvegliato da un drago mai addormentato. In seguito, Giasone e gli Argonauti viaggiarono fino in Colchide per impossessarsi del vello d’oro, dando vita a un’altra celebre avventura mitologica.

Simbolismo:

Il mito di Frisso ed Elle è ricco di simbolismi. Il vello d’oro rappresenta la regalità e la potenza, mentre il viaggio attraverso il mare simboleggia il passaggio dall’infanzia all’età adulta. La caduta di Elle rappresenta la perdita dell’innocenza e l’ingresso nel mondo pericoloso degli adulti.

Influenza:

Il mito di Frisso ed Elle ha avuto un’influenza significativa sulla cultura occidentale. La storia è stata raccontata in diverse versioni, tra cui poemi, tragedie e opere d’arte. Il vello d’oro è diventato un simbolo di ricchezza, potere e avventura.

Redazione BNItalia
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