Pasquale Aliberti è salvo e resta sindaco di Scafati. Nessun colpo di scena, visto che la pace era annunciata, anzi, preannunciata. Il consigliere Paolo Attianese, considerato un “dissidente” e protagonista di una polemica a distanza con l’ex sindaco Salvati, ha annunciato di aver chiarito alcune questioni con il sindaco Aliberti insieme alla consigliera Berritto. Di conseguenza, i due, che avevano inizialmente firmato la mozione di sfiducia presentata dal consigliere Ignazio Tafuro, hanno cambiato idea e voteranno a favore di Aliberti, permettendogli di rimanere in carica.
Clima infuocato in aula
La seduta è stata caratterizzata da momenti di forte tensione, in particolare durante lo scontro tra i consiglieri Ciliberti e Avagnano. Ciliberti ha accusato Avagnano di comportarsi come un membro dell’opposizione, invitandolo a sedere dalla parte opposta dell’aula. Avagnano ha risposto rivendicando il suo diritto di sedere dove preferisce e facendo riferimento a episodi passati che coinvolgono Ciliberti e il sindaco. Tra questi la presentazione delle liste per il premio di maggioranza e una richiesta di intervento per risolvere un problema con una persona legata alla microcriminalità.
Pace sociale o interesse personale?
La decisione di Attianese e Berritto di ritirare il loro sostegno alla mozione di sfiducia ha suscitato diverse reazioni. In pochi ritengono che la scelta dei due consiglieri sia stata motivata da un sincero desiderio di “pace sociale” e di concentrarsi sul programma elettorale. Altri, invece, sospettano che dietro questo cambio di rotta ci siano interessi personali o promesse di incarichi.
Intanto, grazie al voltafaccia di Attianese e Berritto, il sindaco Aliberti può continuare a guidare l’amministrazione comunale. Tuttavia, resta da vedere come evolverà la situazione politica nei prossimi mesi, viste le tensioni emerse durante l’ultimo Consiglio Comunale e le possibili ripercussioni sulle dinamiche interne alla maggioranza.
Aliberti resta in sella, rientra la sfiducia ma è scontro in aula
