Appuntamento a Torre per Alfonso Fontana: lo aspettava il killer . Uno sgarro dietro l’omicidio di Alfonso Fontana. È questa la prima ipotesi che stanno cavalcando gli inquirenti dopo il plateale omicidio in pieno centro a Torre Annunziata.
I Carabinieri hanno anche ricostruito la dinamica dell’omicidio. Alfonso Fontana, affiliato alla famiglia dei Fasano di Castellammare di Stabia, aveva un appuntamento con il suo assassino. E per questo motivo era a Torre Annunziata. Appuntamento previsto nella rotonda all’esterno del Tribunale che conduce all’autostrada. Il killer di Alfonso Fontana era a bordo di uno scooter insieme a un complice. Quando è arrivato il 24enne stabiese, l’assassino è sceso dalla moto e ha iniziato a sparare. Prima ha colpito a una gamba Alfonso Fontana. Poi, il giovane ha provato la fuga quando era ferito, ma il killer ha sparato almeno 10 volte. Voleva ucciderlo.
Anche per questo si pensa che la vittima doveva essere punita per uno sgarro e si indaga su tutte le attività. Alfonso Fontana aveva già scontato una condanna a 4 anni e 8 mesi, ma l’omicidio non è legato all’aggressione ai danni di Cavallaro sul lungomare di Castellammare.
Secondo gli inquirenti, invece, Alfonso Fontana si fidava di chi doveva incontrare. Visto che si è spostato fino a Torre Annunziata per l’appuntamento con il suo assassino.
Una volta compiuto l’omicidio, alle 21, quando nella zona di Corso Umberto c’erano ancora persone in strada, l’assassino si è dileguato insieme al complice a bordo di una moto. Potrebbe aver raggiunto la zona Sud della città. Un appuntamento a Torre per Alfonso Fontana, ma ad aspettarlo c’era il suo killer.
Un episodio che ha riacceso i riflettori in un momento storico particolare per Torre Annunziata. Attualmente il Comune è sciolto per infiltrazioni camorristiche e retto dalla commissione prefettizia. A breve ci saranno le elezioni dove ci auguriamo che la legalità non venga sventolata come una bandiera da riporre nell’armadio fino alle elezioni successive. E nel mezzo solo tanta illegalità o voglia di non vedere.