Arrestati calciatori del Benevento per aggressione. Una spedizione punitiva contro un loro conoscente. I motivi non sono ancora noti, ma l’aggressione da parte di Emanuele Agnello e Francesco Perlingieri è costata la libertà ai due calciatori ex Benevento. Entrambi originari di Torre Annunziata (ma Agnello è residente a Scafati) i giovani sono finiti in manette interrompendo anche la loro carriera di calciatori con il club sannita che milita in Serie C.
Arrestati calciatori del Benevento per aggressione: Il fatto
Emanuele Agnello e Francesco Perlingieri hanno aggredito prima un 19enne, poi i Carabinieri che sono intervenuti. I militari sono intervenuti mentre era in corso l’aggressione nella centralissima via Vittorio Veneto, strada di grande transito delle auto. Quando i carabinieri sono intervenuti, i due aggressori erano talmente presi dalla foga, che non solo hanno continuato a colpire il 19enne senza fermarsi, ma hanno anche opposto resistenza ai pubblici ufficiali. Proprio questo è stato il motivo per il quale i Carabinieri hanno fatto scattare le manette nei confronti dei calciatori – aggressori.
Duro colpo per la carriera di Emanuele Agnello
Un duro colpo per la carriera di Emanuele Agnello. Il centrocampista ha anche debuttato in Serie B con il Benevento nella partita contro il Sudtirol, disputata il primo marzo. Per lui, poi, non c’erano state più apparizioni con il club giallorosso che poi è retrocesso in terza serie. Precedentemente aveva esordito in Primavera 2, grazie anche al modo in cui si era messo in mostra con l’Under-17 nazionale. con la Primavera 2, nello stesso mese del debutto, ottobre 2020, ha anche segnato il suo primo gol. Centrocampista offensivo, Agnello è stato presentato dal Locri in Serie D all’indomani del suo arresto. Probabilmente, attraverso il legale o la famiglia, non ha avvertito il club calabrese che milita in Serie D. I calciatori arrestati hanno subito un durissimo colpo per la loro carriera.
Le relazioni con il clan Gionta
Emanuele Agnello è parente di Alfonso Agnello. E’ il killer del clan che ha avuto l’egemonia camorristica su Torre Annunziata negli ultimi decenni. Secondo le prime indagini che mirano ad appurare anche la motivazione alla base dell’aggressione, pure il 19enne aggredito in via Vittorio Veneto sarebbe vicino al clan Gionta.
