venerdì, Dicembre 6, 2024
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Baby Reindeer, quando la stalker incolla al video

Baby Reindeer, quando la stalker incolla al video. Con 22 milioni di visualizzazioni globali, la britannica Baby Reindeer ha segnato la sua seconda settimana in testa alla classifica. Infatti, è prima in 80 Paesi, Italia compresa e in top ten in 92 delle serie di Netflix in lingua inglese più viste nel mondo sulla piattaforma.

Si sta rivelando un fenomeno di pubblico e di critica, con qualche polemica annessa. La miniserie in sette puntate creata dall’autore e comico scozzese Richard Gadd, anche protagonista, in una storia ispirata a una vicenda che gli è realmente accaduta.

La storia di Donny

L’attore, classe 1989, infatti ritorna all’esperienza di essere stato perseguitato per più di tre anni da una stalker. Conosce la donna nel 2015 quando faceva il barman in un famoso pub di Londra. Il ruolo femminile è di una strepitosa Jessica Gunning, che molti danno già fra le favorite agli Emmy,.

Un periodo nel quale la stalker gli ha anche inviato oltre 41,000 email, 744 tweet, 100 pagine di lettere, 350 ore di messaggi vocali. La storia raccontata qui magistralmente da Gadd unendo dramma e commedia. Toni da humour nero e accenti di thriller psicologico, aveva già originato un pluripremiato monologo che fa da base all’adattamento televisivo.

Protagonista nella versione fiction è Donny Dunn (Gadd), attore e autore comico che fatica ad affermarsi. alle prese anche con il trauma di essere stato vittima a inizio carriera di un abuso da parte di una personalità della tv britannica.
Bisessuale, e legato da sentimenti sempre più forti verso Teri (Nava Mau), brillante psicologa trans, Donny si ritrova al centro delle attenzioni ossessive di una cliente ricorrente nel pub dove lavora, Martha (Gunning) quarantenne dimessa che si presenta come avvocato dell’elite politica. La donna legge in un iniziale atto gentile dell’uomo nei suoi confronti e nella confidenza superficiale che crea con Donny un legame amoroso. Un delirio che porta l’uomo a scoprire altri gravi episodi da stalker nel passato di Martha.
  

Baby Reindeer, caccia alla vera Martha

La seri che ha tra i fan anche Stephen King, ha creato anche una serie di derive non volute. Come il portare alcuni spettatori a cercare di trovare la vera ‘Martha’ e l’uomo (interpretato in Baby Reindeer da Tom Goodman-Hill) autore dell’abuso, con internauti che si sono spinti a minacciare i presunti colpevoli.

Una ‘caccia’ online, che l’attore e autore ha cercato di fermare. “Per favore non speculate su chi possano essere le persone reali. Non è quello il punto della nostra serie” ha scritto Gadd, che ha anche avvertito sulla presenza di falsi profili con il suo nome. Intanto una donna inglese ha contattato i media sostenendo di essere la fonte di ispirazione del personaggio di Martha. Negando molte circostanze raccontate (starebbe valutando un’azione legale) e spiegando di essere adesso vittima di insulti e minacce.
 

Nessuna influenza sulla scelta degli attori

Infine qualche giorno fa, è emerso, in un articolo su Deadline, un retroscena legato al casting del personaggio di Teri. Un’attrice trans Reece Lyons, che era uscita con Gadd qualche volta proprio nei mesi di preparazione della serie, si era poi proposta, quando la frequentazione con l’attore era finita da qualche mese, per il ruolo della psicologa ma non era stata scelta. Fatti raccontati da lei, all’esordio della serie, sui social. La produzione (Clerkenwell Films) ha aperto una verifica interna per controllare che non ci fossero state irregolarità chiedendo anche a Lyons un resoconto per email. La procedura si è chiusa accertando da parte di Gadd un comportamento professionale nel gestire la situazione e che la procedura del casting non ne era stata influenzata.

Redazione BNItalia
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