sabato, Dicembre 7, 2024
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Boom di screening per il cancro al seno

Boom di screening per il cancro al seno. Stamattina, sabato 24 febbraio si è svolta la mattinata di lotta preventiva contro il tumore al seno, organizzata dall’associazione “La Fenice vulcanica” e dal centro “Ti ascolto” con il patrocinio dei Comuni di Boscoreale e Boscotrecase.

Il luogo scelto per l’evento è triste simbolo della malasanità territoriale: la sede dell’ex Consultorio di Boscoreale. Un’eccellenza nel suo genere, ormai chiuso da settembre 2021. A realizzare gli screening una consolidata e stimata equipe di professionisti: Mario Trerè; Caterina Trerè e Maria Cirillo. Grazie a loro, con il sostegno delle volontarie del centro, sono state effettuate circa 100 visite con una incidenza di casi da “approfondire” del 30%.

L’importanza della prevenzione

La diagnosi precoce del tumore al seno ha lo scopo di intercettare la malattia nella sua fase preclinica, cioè prima della comparsa di segni e sintomi evidenti. Grazie alla prevenzione, oggi, la maggior parte dei tumori sono curabili. Anche il dottore Mario Treré ribadisce che: “La guaribilità del cancro al seno è abbastanza elevata, ma dobbiamo ancora lavorare tanto per far capire alle donne che una diagnosi precoce, quando il tumore è di pochi millimetri, comporterebbe una guaribilità superiore al 95% dei casi”. 

Screening cancro al seno: confronto sulla malasanità

La mattinata è stata anche un momento di confronto con le donne del territorio, che hanno espresso con forza la conclamata difficoltà di poter accedere ai servizi sanitari principali. I quali sono alla base del rispetto per il cittadino, come prevede l’articolo 32 della Costituzione Repubblicana. 

Tutte le donne presenti hanno lamentato che, ormai, la prevenzione è diventata una “chimera” e una possibilità lasciata solo a chi ha le risorse economiche per rivolgersi alla sanità privata.

Angela Losciale, presidente dell’Associazione la Fenice Vulcanica, dichiara con convinzione: “Il paradosso è che i fondi non si stanziano a favore dei presidi di prevenzione. L’assurda motivazione è la mancanza delle necessarie risorse economiche. Eppure tali risorse si impiegano successivamente per le cure a cui i malati oncologici, che non hanno potuto usufruire della prevenzione, devono sottoporsi”.

Boom di screening per il cancro al seno. Sono le giornate come quella di questa mattina e i risultati ottenuti che fanno capire l’importanza della prevenzione e soprattutto della presenza sul territorio di punti di primo soccorso.

Redazione BNItalia
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