Caffè e insonnia: quanto c’è di vero. La credenza che il caffè non faccia dormire e che prenderne tanto sia dannoso ha radici nella presenza di caffeina, uno stimolante naturale presente nel caffè e in alcune altre bevande come il tè e le bibite energetiche. La caffeina è nota per il suo effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, che può influenzare la veglia, l’attenzione e la concentrazione.
Le origini e la provenienza
Il caffè è una bevanda ampiamente consumata in tutto il mondo, ottenuta dall’infusione dei chicchi di caffè tostati e macinati. È noto per il suo sapore ricco e amaro e per le sue proprietà stimolanti grazie alla presenza di caffeina. Le sue origini risalgono all’Africa orientale, nella regione dell’attuale Etiopia. La leggenda narra che i primi consumatori di caffè furono i pastori della regione, che notarono l’effetto stimolante delle bacche di caffè sui loro capi di bestiame. Si dice che abbiano osservato i loro animali diventare più vivaci ed energici dopo aver mangiato le bacche di caffè.
L’uso del caffè come bevanda si diffuse successivamente nella regione dell’Arabia, dove venne coltivata per la prima volta come pianta. La pratica di tostare e macinare i chicchi di caffè per preparare una bevanda aromatica si sviluppò nell’XI secolo.
Il caffè divenne presto parte integrante della cultura araba e dei rituali sociali. I caffè, o “qahwa” come venivano chiamati, erano luoghi di incontro e di scambio di idee, spesso frequentati da poeti, intellettuali e commercianti. Il caffè acquisì una grande popolarità e presto si diffuse in tutto il Medio Oriente e nel Nord Africa.
Durante il XVI secolo, il caffè arrivò in Europa attraverso il commercio e le rotte marittime. Venezia fu una delle prime città europee ad aprire i primi caffè, chiamati “botteghe del caffè”, dove i veneziani potevano gustare questa nuova bevanda esotica. Da Venezia, la cultura del caffè si diffuse in altre città italiane e successivamente in tutta Europa. Nel corso dei secoli, il caffè ha continuato a guadagnare popolarità, diventando una delle bevande più consumate al mondo. Le tecniche di coltivazione, tostatura e preparazione sono state perfezionate nel tempo, portando alla creazione di diverse varietà di caffè e metodi di estrazione, come l’espresso, il filtro, la moka, il caffè turco e molti altri.
Oggi, il caffè è una bevanda ampiamente apprezzata e consumata in tutto il mondo, con diverse tradizioni culturali e rituali associati ad esso. La sua storia affascinante e il suo aroma inconfondibile lo rendono un elemento importante della vita quotidiana per molte persone.
Quanto il caffè influenza l’insonnia
La presenza di caffeina produce diversi effetti sull’organismo che possono incidere sulla mancanza di sonno o semplicemente sulla difficoltà ad avere un sonno regolare.
Effetto stimolante. La caffeina è un antagonista del recettore dell’adenosina nel cervello, che è coinvolto nella regolazione del sonno e della veglia. La stimolazione dei recettori dell’adenosina da parte della caffeina può promuovere la veglia e ostacolare il sonno.
Effetto diuretico. Il caffè ha anche un effetto diuretico, che può aumentare la frequenza della minzione. Questo può influire negativamente sulla qualità del sonno, specialmente se si è costretti a svegliarsi durante la notte per urinare.
Tempo di eliminazione. La caffeina ha un tempo di eliminazione variabile nel corpo, che può variare da persona a persona. Tuttavia, il suo effetto stimolante può persistere per diverse ore dopo l’assunzione. Pertanto, bere caffè nel pomeriggio o in serata può interferire con la capacità di addormentarsi e di mantenere un sonno di qualità.
Metabolismo e performance fisica. La caffeina può aumentare il metabolismo e la combustione dei grassi, motivo per cui è spesso presente in integratori e bevande energetiche destinate a migliorare le prestazioni fisiche. Può anche ridurre la percezione della fatica e migliorare la resistenza durante l’esercizio fisico.
I rimedi contro l’insonnia da caffè
Ridurre o evitare il consumo di caffeina nel pomeriggio e in serata. Limitare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, come caffè, tè, bibite energetiche e alcune bevande gassate, nelle ore che precedono il tuo orario di riposo notturno. Cercare di consumare queste bevande solo al mattino o nel primo pomeriggio.
Scegliere alternative senza caffeina. Optare per bevande senza caffeina come tisane, infusi di erbe o decalcificate. Ci sono molte opzioni disponibili sul mercato che possono offrire un’alternativa piacevole al caffè senza interferire con il sonno.
Creare una routine di sonno rilassante. Praticare una routine di sonno regolare e rilassante può aiutare ad alleviare i problemi di sonno. Creare un ambiente confortevole nella tua camera da letto, evitare dispositivi elettronici e attività stimolanti prima di coricarti, e considera di adottare pratiche di rilassamento come la meditazione, la respirazione profonda o lo stretching leggero prima di andare a letto.
Mantenere uno stile di vita sano. Uno stile di vita sano può contribuire a migliorare la qualità del sonno. Assicurarsi di adottare una dieta equilibrata, fare regolare attività fisica e gestire lo stress in modo efficace. Queste abitudini possono favorire un sonno più riposante e migliorare il benessere generale.
Gli effetti del caffè possono variare da persona a persona. La sensibilità alla caffeina è influenzata dalla genetica, dal peso corporeo, dall’età e da altri fattori individuali. Alcune persone possono tollerare una maggiore quantità di caffeina senza effetti negativi, mentre altre possono sperimentare effetti indesiderati come nervosismo, ansia, irritabilità, disturbi del sonno o disturbi gastrointestinali.
È importante sottolineare che il consumo moderato di caffè, di solito 3-4 tazze al giorno, è generalmente considerato sicuro per la maggior parte delle persone adulte in buona salute. Caffè e insonnia: quanto c’è di vero.