Casa Buonocore, la trattoria del buonumore è dove la tradizione popolare incontra le ricette originali della cucina napoletana realizzate con prodotti di qualità. Un tuffo a tavola nella Napoli del passato, mentre la città del presente è travolta da franchising, take away e contaminazioni estere che hanno mescolato i sapori. Però è a Casa Buonocore, nei pressi di piazza Vittoria, dove gli ziti alla genovese hanno ancora il sapore di una volta, dove i manfredi con la ricotta e il ragù hanno il gusto di un tempo e dove i pasta e patate mantengono la loro sensazione originale al palato. E più che parlare di semplicità, quando ad esempio si nomina lo scarpariello di Casa Buonocore, bisogna parlare di specialità, perché impone la ‘spettacolare’ scarpetta alla fine.
Insomma, l’idea di Giuseppe ed Emmanuele ha funzionato. Nel 2020 i due fratelli decisero di aprire un’attività dedicata alla ristorazione, cambiando in parte la loro vita. La loro ricetta del successo è stata semplice e arriva dalla tradizione: quella, inconfondibile, della mamma. La signora Anna Mellone li ha sempre deliziati con la cucina napoletana di una volta, utilizzando prodotti di qualità. E loro non hanno fatto altro che imitare la mamma. Dalla cucina di casa al ristorante il passo è stato breve.
Al fianco dei fratelli Giuseppe ed Emmanuele Buonocore una squadra che li ha seguiti e li ha sostenuti. Quando hanno riaperto il locale dopo il periodo di chiusura per il Covid, hanno saputo trasformare la tragedia economica della pandemia in opportunità. Così, nel menù è arrivato il piatto prelibato: quello dedicato a Maradona. Da Casa Buonocore raccontano: “E’ un piatto speciale, che fa la differenza. E chi più di Diego ha fatto la differenza? E’ un primo di pesce che varia nel menù a seconda della disponibilità di prodotti freschissimi che chiediamo al nostro fornitore. Il piatto Maradona può essere rappresentato da linguine agli scampi, con l’astice o con il ragù di polipo. E alle persone piace, è come se avessero la sensazione di mangiare un piatto amato da Diego, al quale abbiamo voluto dedicare la nostra portata speciale dopo che s’è andato via”.
Il dogma, insomma, è niente variazioni al menù della cucina tipica napoletana. E alla trattoria del buonumore di Casa Buonocore ci si sente davvero in famiglia. “Volevamo ricreare il calore familiare, far sentire davvero i nostri clienti a casa. Li ospitiamo come se non fossero al ristorante, bensì alla nostra tavola. E se hanno richieste cerchiamo di andare incontro ad ogni esigenza, ma fortunatamente la cucina napoletana è ricca e consente tante opzioni”.
In pochi anni, casa Buonocore è riuscita a ricoprire un ruolo di rilievo tra le trattorie napoletane. L’obiettivo è quello di crescere ulteriormente, ma restando ancorati ai valori che hanno portato all’apertura e alla crescita del ristorante.
“All’inizio avevamo prezzi molto competitivi. Volevamo che i clienti ci conoscessero, perché ritrovandoci nella parallela del lungomare, in via Giorgio Arcoleo proprio di fronte alla vecchia redazione de Il Mattino, non eravamo immediatamente visibili quei flussi di persone che passeggiano vicino al mare. Poi, le persone ci hanno conosciuto e ora abbiamo clienti affezionati, che tornano volentieri. Siamo un posto aperto a tutti, con prezzi onesti. Vogliamo crescere ma non abbiamo intenzione di avere una clientela d’elite – dicono i fratelli di Casa Buonocore – Da noi non troverete mai uno scarpariello a 20 euro nel menù e le famiglie potranno sempre godersi dei pranzi e delle cene divertendosi e trascorrendo dei momenti piacevoli. Perché la cucina a Napoli è emozione”.