Chiesti 180 anni di carcere per il ‘sistema’ di Scafati. Requisitoria per l’inchiesta Buon Compleanno a Scafati. L’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, scoperta durante una telefonata tra due imputati del processo diede il via all’inchiesta.
Le condanne richieste sono relative al blitz del 2010 che fece scattare le ordinanze di custodia cautelare per un’indagine che durava da tre anni. Le richiesta da parte della Procura, nella requisitoria in Tribunale, vanno dai 16 ai 25 anni. Richiesti in totale 180 anni di carcere per i 12 imputati.
L’obiettivo era quello di imporre il loro gruppo criminale su Scafati. Gli stessi componenti dell’organizzazione si definivano operanti nel “sistema” che aveva base in via Martiri d’Ungheria. E l’obiettivo era quello di creare una vera e propria holding della droga, con gli spacciatori di Scafati costretti a rivendere la droga che loro importavano e tagliavano. Il linguaggio utilizzato dai componenti della banda era paragonato a quello delle automobili.
Un grosso carico era un’auto da riparare, altrimenti per piccole quantità di droga si utilizzava il termine “riparare la portiera”. Insomma, ordinazioni a un’officina meccanica che secondo i malavitosi non avrebbero dovuto insospettire i carabinieri. Invece, ricostruendo il loro messaggio in codice, i Carabinieri arrivano ad effettuare il blitz del 2010. Per episodi di spaccio singoli, si arriverà alla prescrizione. Chiesti, quindi, 180 anni di carcere per il ‘sistema’ di Scafati.