venerdì, Dicembre 6, 2024
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Combattere il diabete con la cannella

Combattere il diabete con la cannella. Consumare una dose di cannella, equivalente ad un cucchiaino, due volte al giorno riduce il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 in soggetti a rischio. A rivelarlo un nuovo studio dell’Università della California, Los Angeles, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. L’aumento del diabete di tipo 2 potrebbe essere dovuto a fattori dietetici, in quanto le abitudini alimentari prevedono un’alimentazione ricca di zuccheri e di alimenti raffinati, noti fattori di rischio per la patologia del diabete. 

La spezia, originaria dello Sri Lanka, contiene cinnamaldeide e catechine che aiutano a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue, suggerendo che il consumo di circa un cucchiaino di questa dolce spezia può ridurre significativamente i livelli di zucchero nei soggetti affetti da prediabete, prevenendo potenzialmente la comparsa del diabete vero e proprio. Nel prediabete, il glucosio nel sangue è superiore ai livelli salutari, ma non è abbastanza elevato da poter emettere una diagnosi di diabete. Gli zuccheri nel sangue cronicamente elevati, che derivano dall’incapacità dell’organismo di convertire il glucosio in energia, possono provocare una serie di complicazioni potenzialmente letali, tra cui malattie cardiache e gravi infezioni. 

Cannella e diabete: lo studio

Per lo studio, gli scienziati hanno reclutato 18 adulti sovrappeso o obesi, con diagnosi di prediabete, che sono stati sottoposti a una dieta “beige”, ovvero ricca di carboidrati semplici come pane bianco e pasta, ma priva di verdure, per un mese. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi: la metà ha assunto due volte al giorno una capsula placebo e l’altro gruppo una capsula contenente un cucchiaino di cannella.

I ricercatori hanno monitorato i livelli di zucchero nel sangue dei partecipanti utilizzando i monitor continui del glucosio, che si attaccano al braccio dell’utente con un adesivo e utilizzano un piccolo ago appena sotto la pelle, e hanno scoperto che coloro che avevano assunto la cannella avevano livelli di zucchero nel sangue significativamente più bassi e picchi di glucosio minori, rispetto a coloro che avevano ricevuto il placebo. 

I ricercatori hanno scoperto che la cannella ha abbassato in modo sostanziale i livelli di glucosio nel sangue di adulti in sovrappeso o obesi con prediabete. “La cannella, ampiamente disponibile e a basso costo, può contribuire a un migliore controllo del glucosio se inserita nel contesto di una dieta salutare, in persone che hanno prediabete legato all’obesità”, hanno dichiarato i ricercatori. Tuttavia, i ricercatori non coinvolti nello studio hanno avvertito che sono ancora necessari esperimenti più ampi. 

Stime e limiti della ricerca

Secondo le stime, il numero di persone affette da questa patologia sarà più che raddoppiato entro il 2050, rispetto al 2021. “La cannella – ha spiegato Costa – potrebbe aver abbassato i livelli di glucosio grazie ai suoi alti livelli di polifenoli e composti, come la cinnamaldeide e le catechine; questi composti naturali aumentano la capacità dell’insulina di entrare in contatto con le cellule, spingendole ad assumere il glucosio in modo più efficace”.

“Inoltre – ha proseguito l’esperta – riducono infiammazioni dannose e aiutano il fegato a immagazzinare il glucosio in eccesso sotto forma di glicogeno per il futuro fabbisogno energetico”. I ricercatori hanno anche suggerito che la cannella potrebbe favorire la crescita di batteri sani nel microbioma intestinale, che potrebbero, a loro volta, influenzare i livelli di glucosio. La squadra di ricerca ha ammesso che lo studio presenta dei limiti, in particolare la dimensione ridotta del campione.

“Il piccolo numero di partecipanti studiati potrebbe non essere rappresentativo di tutta la popolazione con prediabete e obesità”, hanno precisato gli autori.

“Tuttavia – hanno concluso i ricercatori – la dimensione relativamente piccola del campione ha fornito una potenza statistica sufficiente per rilevare una differenza significativa tra gli interventi con cannella e placebo in quasi 700 giorni di osservazioni ripetute”.

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Alina Cescofra
Alina Cescofrahttp://www.bnitalia.it
Giornalista pubblicista che ama raccontare non solo i fatti di cronaca ma anche le cose belle. Boscoreale, la sua città natale, non ha segreti. Ha un ruolo centrale nella redazione di BNItalia.

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