Condannati Felicio e Salvatore Ferraro per estorsione ai danni del Savoia. L’ex direttore sportivo del club oplontino e suo fratello, organico al clan Gionta, hanno scelto il rito abbreviato. La condanna è di 6 anni e 6 mesi per Felicio Ferraro. Invece, il fratello Salvatore dovrà scontare una pena da 8 anni e 4 mesi.
I due furono oggetto di un’ordinanza da parte della Direzione Investigativa Antimafia nell’ottobre del 2022. Secondo l’accusa, che ha portato alla sentenza del Gup di Napoli, insieme a Giuseppe Carpentieri, genero di Valentino Gionta, avevano imposto tangenti per un totale di 50mila euro al Savoia. La circostanza, comunque, non è stata confermata dagli ex dirigenti che hanno poi spostato il titolo sportivo a Giugliano, ovvero i Mazzamauro.
Per Giuseppe Carpentieri, invece, ci sarà il rito ordinario al Tribunale di Torre Annunziata.
L’inchiesta è nata dalle dichiarazioni del pentito Vincenzo Saurro. Il collaboratore di giustizia aveva dichiarato che anche Moxedano era costretto a pagare una tangente al clan Gionta. A supportare la tesi di Saurro anche un altro pentito, Michele Palumbo. Quest’ultimo aggiunse, parlando con i magistrati, che nel Savoia dovevano giocare anche figli e parenti di affiliati. Ieri sono stati condannati Felicio e Salvatore Ferraro per estorsione ai danni del Savoia.