Droga per tutto il Sud dal porto di Salerno: 15 arresti. Era diventato l’hub nazionale per l’importazione della droga dal Sud America il porto di Salerno. Una vera e propria porta di ingresso che consentiva l’approdo dello stupefacente in Italia via mare da distribuire a tutto il Sud Italia. La circostanza è emersa nel corso dell’indagine del Ros e della Procura di Salerno che ha portato alla notifica di 15 misure cautelari ad altrettanti indagati. Gli indagati ritenuti appartenenti a un’associazione a delinquere transnazionale di narcotrafficanti.
Tra i destinatari dei provvedimenti – accusati di importare cocaina e marijuana -figurano anche alcuni affiliati alle cosche di ‘ndrangheta degli Alvaro. E’ il gruppo criminale che fa partire le sue ramificazioni a Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria.
Tra i reati contestati – tutti con l’aggravante mafiosa – figurano anche il furto, la ricettazione e la minaccia.
Capo della banda di narcos è ritenuto Carmine Ferrara che avrebbe anche fatto da intermediario tra i narcotrafficanti stranieri e quelli italiani.
Nell’ambito di questa inchiesta, oggi sfociata negli arresti, rientra anche l’ingente sequestro eseguito dal Ros e dalla Guardia di Finanza del marzo 2023 durante il quale a bordo di una nave battente bandiera libanese sono stati trovati ben 220 chilogrammi di cocaina, in un container proveniente dall’Ecuador.