L’ernia inguinale è una protrusione di un viscere (solitamente un’ansa intestinale) attraverso un punto debole della parete addominale, nella zona inguinale. Si tratta di un disturbo molto comune, che colpisce circa il 5% della popolazione, con maggiore frequenza negli uomini.
Quali sono i sintomi?
Il sintomo principale dell’ernia inguinale è un rigonfiamento nella zona inguinale, che può essere più o meno evidente a seconda della gravità del problema. Altri sintomi possono includere:
- Dolore o fastidio all’inguine, soprattutto durante lo sforzo fisico, la tosse o la defecazione
- Senso di pesantezza o bruciore
- Difficoltà a piegarsi o a sollevare pesi
- Nausea o vomito
Quali sono le cause dell’ernia inguinale?
Le cause possono essere diverse, tra cui:
- Fattori congeniti, come una debolezza della parete addominale
- Aumento della pressione addominale, causata da obesità, gravidanza, stitichezza o tosse cronica
- Sforzi fisici intensi
- Invecchiamento
Come si previene?
Non esiste un modo sicuro per prevenirla, ma è possibile ridurre il rischio adottando alcune misure, come:
- Mantenere un peso corporeo sano
- Evitare sforzi fisici intensi
- Trattare la stitichezza
- Smettere di fumare
A chi rivolgersi?
Se si sospetta di avere un’ernia inguinale è importante consultare un medico, come un chirurgo generale o un gastroenterologo. Il medico eseguirà una visita fisica e, se necessario, prescriverà degli esami diagnostici, come un’ecografia o una TAC.
Quali sono i trattamenti e le cure?
Il trattamento dell’ernia inguinale è in genere chirurgico. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale o generale e consiste nel riparare il punto debole della parete addominale. Esistono diverse tecniche chirurgiche, che possono essere scelte in base alla gravità del problema e alle condizioni del paziente.
Come riprendersi dopo l’intervento di ernia inguinale?
La convalescenza dopo l’intervento di ernia inguinale è in genere breve. La maggior parte dei pazienti è in grado di tornare a casa il giorno stesso o il giorno dopo l’intervento. Nelle prime settimane è importante evitare sforzi fisici intensi e seguire le istruzioni del medico per la cura della ferita.