Fiaccolata per la salute: il comprensorio vesuviano unito nella lotta. Venerdì 26 gennaio è prevista una fiaccolata per la tutela della salute che partirà da Boscoreale per arrivare a Torre Annunziata, passando per Boscotrecase. Da ben 10 giorni l’Ospedale di Boscotrecase è presidiato da cittadini e volontari, che stanno protestando affinché ci sia la riapertura del Pronto Soccorso. Dopo la marcia che ha visto coinvolte 5.000mila persone è arrivato il momento di scendere nuovamente in strada per esercitare il propri diritto alla salute.
Le tappe della fiaccolata per la salute
A capo di questa mobilitazione ci sono diverse associazioni del territorio: Ce avite accise a salute, la Fenice Vulcanica e le Mamme Vulcaniche. Sono più di una le tappe stabilite della fiaccolata per la salute. Il corteo partirà alle ore 17:30 da Piazza Pace a Boscoreale. Alle ore 18 ci sarà il congiungimento con il gruppo di Boscotrecase a Piazza Annunziatella. Da qui si proseguirà verso Piazza Sant’Anna, dove sono previsti interventi e dibattiti. Il corteo si dirigerà, infine, a Torre Annunziata presso lo stadio Giraud e da dove alle ore 20 si ripartirà per poi riunirsi presso la Basilica della Madonna della Neve.
Pronto soccorso chiuso: malasanità campana
L’articolo 32 della costituzione recita “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. In Campania e in modo particolare nella zona vesuviana questo diritto è stato dimenticato. Il pronto soccorso chiuso del nosocomio di Boscotrecase ha creato e sta creando forti disagi. Le emergenze sanitarie vengono ormai dirottate tutte verso il pronto soccorso di Castellammare di Stabia. Purtroppo però la situazione nella città stabiese non è delle migliori. Mancanza di personale, file lunghissime e assistenza al limite della decenza sono solo alcuni dei problemi che si riscontrano non solo al presidio ospedaliero di Castellammare.
Fiaccolata per la salute: l’appello delle associazioni e dei politici
“Dobbiamo riprenderci il diritto alla salute! Dopo 10 giorni di presidio davanti l’ingresso dell’ospedale di Boscotrecase, è necessario che tutti noi cittadini continuiamo a far sentire la nostra voce di dissenso alla malasanità. Stavolta Boscoreale, Boscotrecase e Torre Annunziata si sono unite per una simbolica e pacifica fiaccolata. Bisogna essere numerosi, dobbiamo muovere le famiglie, far partecipare i bambini, gli anziani. Per il pronto soccorso, per i consultori, per il diritto alla salute! “
Sulla chiusura del pronto soccorso si sono espressi con disappunto anche Sandro Ruotolo e l’onorevole di origini oplontine Orfeo Mazzella. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, invece, attribuisce la colpa della chiusura dei pronto soccorso e dei consultori esclusivamente al Governo Meloni. Sostiene infatti che si tratti di “un’emergenza nazionale che riguarda l’Italia intera. La sanità è al collasso e non riusciamo a garantire neanche l’apertura dei pronto soccorso dei grandi ospedali. Tocca al Governo attivarsi per risolvere la situazione”.
Alla base di tutto c’è la carenza di medici e infermieri urgentisti, i quali si rifiutano di lavorare in condizioni precarie e preferiscono lavorare altrove. Ed è proprio questa precarietà che sta mettendo la sanità alle corde.