Ha vinto Torre Annunziata. Ha vinto il lungomare stracolmo, divertito, emozionato ed educato. Ha vinto la marea di gente che cantava a memoria le canzoni di Gigi Finizio, per un viaggio nel tempo… senza tempo. Perché gli imprevisti non sono mancati, ma immaginate un concerto in cui due volte manca la corrente e nessuno fischia, ma resta in attesa che il guasto venga riparato. Anzi, mentre i tecnici riparavano i gruppi elettrogeni, Gigi Finizio canticchiava e scherzava con i suoi fans che erano sotto al palco e tutti erano in attesa. Una serata in cui Torre Annunziata ha dimostrato che può avere grandi eventi. Si può fare meglio, decisamente. Ma si poteva fare anche peggio. Stavolta, al di là di qualche steward zelante e decisamente fuori luogo per il clima di festa, ha vinto Torre Annunziata e ha vinto Corrado Cuccurullo ci ha visto giusto in quello che finora è stato il suo più grande evento da sindaco. Telefoni accesi, abbracci e tanta voglia di cantare davanti a un palco che alle spalle aveva il mare ai saluti finali dell’estate. Un clima decisamente differente da quello trovato da Gigi Finizio qualche anno fa nella vicina Boscoreale dove il concerto fu interrotto per motivi di ordine pubblico.
Solo lei, questa città, poteva creare un’atmosfera magica tra una folla che toccava forse le diecimila persone. Solo lei sapeva ripartire così, con dignità, dopo anni di buio. E anche se si è spenta la luce artificiale, quella naturale di questa città sta provando con tutte le forze ad emergere. Solo lei può accendersi di nuovo in una notte di musica, di festa, di emozioni e di educazione.