I rischi del premierato, successo per il convegno con Scarlato e Feola. L’avvocato Guglielmo Scarlato ha riportato in una nota l’esito dell’incontro che si è tenuto a Sant’Arsenio.
Questa la nota stampa. Ieri sera a Sant’ Arsenio, grazie al prezioso invito dell’Associazione Spazio Conservatore e all’ospitalità di Donato Pica, Giovanni Graziano e Giuseppe Rinaldi, abbiamo analizzato con il prof. Marcello Feola le linee portanti della riforma costituzionale immaginata dalla coalizione di centro destra.
Ho sottolineato tutti i rischi che l’ introduzione del premierato forte comporterebbe. La forma di governo proposta dall’attuale maggioranza non è accompagnata da adeguati contrappesi. E sbilancia in modo inquietante l’ equilibrio delicato e sottile che deve coinvolgere tutti i poteri dello Stato.
Consegnare al presidente del consiglio eletto a suffragio universale un premio di maggioranza cospicuo gli consegnerà il controllo assoluto delle Camere. E ciò specie se continuerà a tenersi in piedi un sistema elettorale che riempie le Assemblee parlamentari di nominati.
Quelli di maggioranza saranno cortigiani del Presidente eletto e ne asseconderanno tutti gli indirizzi e tutte le pulsioni. In sintesi avremmo come risultato ineludibile quello di concentrare troppo potere in poche mani.
Dunque, se proprio si vuole intervenire sulla Costituzione ( ma non credo sia necessario farlo) si cambi prima la legge elettorale e si riportino in Parlamento deputati e senatori realmente scelti dal popolo.