Il bilancio di Campilongo con il Savoia dopo la salvezza acquisita a una giornata dalla fine del campionato di Eccellenza. Non era scontato evitare i playout, ma il lavoro del tecnico, subentrato a La Manna, è stato fondamentale. Prima di lui il Savoia era entrato in un tunnel, ma il lavoro dell’allenatore ha saputo dare alla squadra gli input decisivi per conquistare la salvezza. Merito anche dell’intuizione avuta da Nazario Matachione che ha saputo cambiare in tempo guida tecnica e si è affidato a un grande allenatore.
Il bilancio di Campilongo con il Savoia: la salvezza un miracolo sportivo
“Alla fine, pur perdendo, abbiamo conquistato la salvezza e ho fatto i complimenti alla squadra sul percorso che abbiamo fatto insieme, secondo me straordinario – afferma a BNItalia Salvatore Campiolongo -. Se si pensa come ho preso questa squadra e come l’ho fatta diventare, è stato un miracolo sportivo. Ho giocato con una rosa ristretta e ho perso un giocatore come Acampora già dalla terza partita. La cosa più difficile che abbiamo dovuto fare, io e il mio staff, è stato tenerli sempre sul pezzo. I ragazzi dovevano essere sempre focalizzati sulla partita che andavano a giocare. E’ stato difficile perché sono giocatori giovani”.
Il conto in sospeso con il Savoia
Campilongo nel 2018 andò via dal Savoia perché non raggiunse l’accordo per il rinnovo con la famiglia Mazzamauro. Ci restò male, non voleva lasciare dopo essere subentrato l’anno prima a metà campionato. “Voglio ringraziare la società che mi ha dato l’opportunità di allenare di nuovo il Savoia dopo 6 anni in cui sono stato lontano da questa piazza. Lo dico con grande sincerità: se non si fosse chiamato Savoia non avrei mai accettato questa sfida. Ho accettato perché avevo un conto in sospeso con il Savoia, con questi tifosi”.
Sorpreso da Wissam
Non fa i nomi dei bocciati Campilongo, ma scegli un calciatore che gli ha dato tutto quello che aveva. “Chi mi ha sorpreso per l’applicazione e per come ha giocato è Wissam. Quando sono arrivato al Savoia lui giocava esterno a sinistra e l’ho adattato a destra. Devo dire che tutti mi sono piaciuti per come mi hanno seguito in questi due mesi, perché abbiamo fatto grandi prestazioni e belle partite”.
Mancano i punti dei tifosi
Le gare sempre in campo neutro a Cardito e le trasferte vietate hanno tolto qualcosa al Savoia. ” “Abbiamo perso punti immeritatamente anche perché ci è mancata la tifoseria in partite molto importanti. Se in alcune partite avessimo avuto il sostegno dei tifosi, avremmo vinto senza alcun problema perché sarebbero stati loro a mettere la palla in porta con la loro spinta e con la pressione che si creava sugli avversari. Almeno nella mia gestione, se avessimo avuto i tifosi in alcune partita e giocato al Giraud avremmo conquistato 4 punti in più”.
Uno staff affiatato
Uno staff, quello di Campilongo, che ha condotto il Savoia alla salvezza e che all’occorrenza ha contato anche sull’apporto di Pierluigi Sorrentino come preparatore dei portieri. “Voglio ringraziare il mio staff che mi ha accompagnato in questa avventura, Carmine Marotta, Enzo Noviello, Marco Culcurano. I fisioterapisti Lele e Antonio e Ciro il magazziniere. Il merito di questo grande percorso va anche a loro”.
La sconfitta indolore con l’Afragolese
Un passaggio Salvatore Campilongo se lo concede anche sull’ultimo match di campionato. “L’approccio alla partita è stato sbagliato e sono arrabbiato per questo. Io ho avvisato i miei giocatori tutta la settimana dicendo loro che contro l’Afragolese era una partita difficile. Sul calcio d’inizio abbiamo perso palla, sul primo gol abbiamo subito una ripartenza su punizione e nessuno si è messo sul pallone. Queste cose fanno capire che la squadra alcune volte non è matura perché sono tutti giovani e non c’è un leader che li guida. Però voglio fare i complimenti all’Afragolese perché ha giocatori con grande tecnica e palleggio. Ha due esterni, Celiento e Liguori, formidabili e che fanno la differenza. Contro questi giocatori, se non hai cattiveria e se non sei concentrato è normale che si fanno brutte figure. Cosa fortunatamente evitata negli ultimi 20’ in cui abbiamo trovato anche il gol”. Insomma, un bilancio positivo quello di Campilongo con il Savoia.