Il commando dell’omicidio Fontana partito da Castellammare. Sarebbe partita dal Rione Savorito o dal Petraro la spedizione punitiva nei confronti di Alfonso Fontana. E’ la nuova pista che stanno seguiendo gli inquirenti che indagano sull’omicidio avvenuto 10 giorni fa a Torre Annunziata. Alfonso Fontana, legato al clan dei fasano di Castellammare, sarebbe stato giustiziato da un comando stabiese. Anche se l’agguato è avvenuto nel territorio di Torre Annunziata.
Uno scenario evidentemente agghiacciante, che avrebbe portato i killer in trasferta per l’esecuzione di un regolamento di conti. l’altra pista battuta, infatti, è quella di un furto in casa di una parente di un boss intoccabile. Per la malavita ovviamente. E quel furto potrebbe aver costato la vita al 24enne di Castellammare di Stabia.
Indagini che non hanno tralasciato alcun dettaglio. Dallo smartphone di Alfonso Fontana i Carabinieri del Nucleo Operativo di Torre Annunziata hanno cercare di risalire a tutti i contatti. E ai movimenti della vittima.
Fontana era arrivato a Torre Annunziata per un appuntamento. Forse proprio con il suo killer. Un uomo, dopo aver sostato su una moto nell’area di rifornimento Eni (che ha preso il nome della conosciutissima Agip), ha poi esploso oltre 10 colpi contro Fontana. Prima lo ha colpito a una gamba e quando il 24enne ha provato la fga disperata lo ha avvicinato e finito.
I Carabinieri fin dalle prime ore hanno acquisito le immagini della videosorveglianza. Il giorno dopo hanno verificato tutte le videocamere della zona, quelle della città (l’omicidio è avvenuto a pochi metri dal Tribunale) e quelle di sicurezza degli esercizi commerciali. L’obiettivo era ricostruire il percorso dei killer, che si sono allontanati nella zona Sud della città dopo aver compiuto l’omicidio. Fontana è stato assassinato alle 21 di sera su Corso Umberto I, quando per strada c’erano ancora delle persone e i negozi stavano per chiudere la loro giornata lavorativa. Un’esecuzione che non ha tenuto conto né della centralità del posto né del fatto che potessero essere coinvolti degli innocenti. Forse, in questo, il killer era sicuro di riuscire nell’intento omicida. L’ipotesi degli inquirenti adesso è questa: Il commando dell’omicidio Fontana sarebbe partito da Castellammare.