Il Napoli vede lo scudetto sempre più vicino, al termine di una penultima giornata carica di tensione e colpi di scena. Gli azzurri, guidati da Antonio Conte, hanno pareggiato 0-0 a Parma, stesso destino dell’Inter, fermata sul 2-2 dalla Lazio a San Siro. Nulla cambia in vetta: Lukaku e compagni conservano un punto di vantaggio e si giocheranno tutto nell’ultima giornata, in casa, contro un Cagliari che proprio oggi ha conquistato matematicamente la salvezza, travolgendo il Venezia.
La tensione delle sfide decisive si è riflessa anche a bordo campo, con le espulsioni di entrambi gli allenatori nelle due partite clou: via Chivu e Conte al Tardini, rossi anche per Inzaghi e Baroni a San Siro. Ma a incidere sui risultati è stata anche la VAR, protagonista in più episodi. A Milano, l’arbitro Chiffi è dovuto intervenire due volte: prima per convalidare il gol di Pedro, ancora decisivo da subentrato, poi per assegnare il rigore trasformato dallo stesso spagnolo. E ancora, nel finale ha annullato una rete di Arnautovic per fuorigioco.
Anche a Parma, le emozioni non sono mancate: al settimo minuto di recupero, Doveri ha fischiato un rigore per il Napoli, salvo poi tornare sui suoi passi dopo il consulto video per un fallo commesso in precedenza da Simeone. Una girandola di emozioni che ha lasciato il segno, soprattutto sui volti scuri dei giocatori dell’Inter a fine gara: la delusione era palpabile. Ora i nerazzurri affronteranno il Como, dove è attesa una vera e propria invasione di tifosi, ma ogni speranza è legata al risultato del Napoli.
All’Olimpico, la scena si apre con un tributo emozionante a Claudio Ranieri: la curva giallorossa compone un enorme mosaico con il suo nome e uno degli stemmi storici della Roma. Il tecnico, visibilmente commosso, risponde con un lungo applauso. Poi, dopo appena tre minuti, arriva il gol del vantaggio firmato da capitan Mancini. Poco dopo, il romanista subisce una gomitata da Santi Gimenez: l’arbitro Piccinini, dopo il check al VAR, espelle il messicano. La partita sembra in discesa per i padroni di casa, ma Joao Felix sorprende tutti e trova il pari al 39′, zittendo momentaneamente l’Olimpico con il suo primo gol in Serie A.
Nella ripresa, però, ci pensa Paredes con una delle sue specialità: punizione perfetta e Roma di nuovo avanti. Poi Cristante chiude i conti. Un match ad alta tensione, con punti pesanti in palio anche in chiave salvezza.
All’Unipol Domus, infatti, il Cagliari fa il suo dovere e mette in cassaforte la permanenza in Serie A già nel primo tempo: reti di Mina all’11′ e di Piccoli al 42′, entrambe di testa su sviluppi da palla inattiva. Per il Venezia, oltre alla fragilità offensiva, pesa anche l’infortunio di Oristanio, costretto a lasciare il campo in lacrime. Nella ripresa, Deiola sigla il 3-0 e chiude i giochi.
Proprio il Venezia sarà l’ultimo avversario della Juventus, che oggi ha compiuto un altro passo verso la qualificazione in Champions. I bianconeri hanno dominato il primo tempo contro l’Udinese, colpendo anche un palo con Nico Gonzalez, ma senza riuscire a trovare la via del gol. Alla fine, è proprio l’argentino a sbloccarla al 71’, con un sinistro preciso dopo il recupero palla di Yildiz. Per la Juve, l’Europa che conta è sempre più vicina. Ma la stagione non finirà a Venezia: all’orizzonte c’è anche il Mondiale per club negli Stati Uniti, che disputerà anche l’Inter.
Nel frattempo, Vlahovic ha messo a segno il 2-0: quello che con ogni probabilità sarà il suo ultimo gol allo Stadium.