martedì, Dicembre 3, 2024
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Intitolato ad Anna Ferrara il I° Circolo di Scafati

Intitolato ad Anna Ferrara il I° Circolo di Scafati. Con una cerimonia molto suggestiva ed emozionante, che si è svolta prima nella sede del I Circolo Didattico, in via Sant’Antonio Abate e, successivamente, nell’aula consiliare, è stato intitolato il primo  Circolo  didattico  ad Anna Ferrara. Memorie, testimonianze, riflessioni, accompagnate da musica e letture di testi scritti dalla stessa maestra, hanno tracciato il profilo di una figura molto nota in città. Non solo  nel mondo della scuola, per il  suo  impegno, per la sua capacità di tessere dialoghi e di costruire azioni  di pace, di solidarietà e di inclusione. 

L’hanno ricordata il Sindaco, dott. Pasquale Aliberti. La Dirigente scolastica dott.ssa Margherita Attanasio. Il Dirigente scolastico dott. Guglielmo Formisano, in qualità di rappresentante della famiglia insieme alla dirigente Redenta Formisano. Il dott. Antonio Monaco, ex alunno. Don Giovanni De Riggi che, con premurosa cura, ha seguito tutto l’iter burocratico della intitolazione. Intervenuto anche il prof Bruno Pagano.

Chi era Anna Ferrara, orgoglio di Scafati

Anna Ferrara, maestra elementare all’avanguardia, molto amata da alunni, genitori, colleghi fu sempre attenta alle innovazioni. Di queste sapeva cogliere la valenza didattica, al fine di rendere concreta una scuola di tutti e per tutti, che non lasciasse nessuno indietro. Della scuola ha amato tutto. Ricordata la sua emozione nel conservare gli antichi pennini e i calamai, come simbolo  delle giornate in cui  si  tracciavano le prime linee sul  quaderno  di  bella. 

I valori  di  solidarietà e di  ampliamento  degli orizzonti  culturali  furono  costantemente presenti  nelle iniziative di  scambi   con paesi  di  tutto il  mondo, per conoscere tradizioni diverse  ed imparare ad esercitare la curiosità, che porta ad interrogare e ad interrogarsi,  la curiosità “affettuosa” che genera  rispetto e  veri incontri e impedisce di  chiudersi in recinti  asfissianti. Da qui  nasce il Presepe internazionale,  con  statuine inviate da capi  di  stato  di  tutto il  mondo. In nome della pace e dell’amicizia camminavano insieme,  simbolicamente, i  rappresentanti  di  tutti  i popoli. 

Per la maestra anche una troupe televisiva

La maestra e i  suoi  alunni  accolsero  anche la troupe televisiva  che realizzò  un ampio  servizio  sulla drammatizzazione della storia: si  videro  Attila e i  suoi Unni, Costantino,  Carlo Magno  e tanti  altri  personaggi a cui  i  bambini  di una quarta classe diedero voce e vita. Nessuno di loro  ha mai  più  dimenticato  quelle vicende e quel  momento  in  cui   nel piazzale del  bellissimo  edificio demolito  dopo  il  terremoto,  arrivò  la televisione!     La partecipazione di  tutta la classe –  scrisse la stessa maestra –  favorì lo  sviluppo  della socialità e a tutti, senza distinzione alcuna –  vennero  comunicati il  gusto  e la  gioia del  fare da sé.  

La sua missione di “fare scuola” fu anche esercitata verso la prima generazione di immigrati  extracomunitari. Alcuni di questi presenti alla cerimonia di intitolazione nell’aula consiliare di Scafati. 

“Questi  nostri  amici –  diceva Anna Ferrara-  devono  prima di  tutto  comunicare per ascoltare e essere ascoltati”. 

Non bastava la scuola per aiutare il prossimo

La maestra capì  anche che la scuola non bastava e,  con la sua capacità  organizzativa, mobilitò  la Caritas e l’Associazione Italiana Maestri  Cattolici  per cercare alloggi che fossero  degni  di  questo  nome e per arredarli dignitosamente. Era solita elogiare la sensibilità  degli  scafatesi  sul piano  della solidarietà  e l’atteggiamento positivo  degli  extracomunitari: tale clima favorì indubbiamente l’integrazione . 

La maestra Ferrara, nel  2001 uno  si impegnò per realizzare il  servizio mensa per i  più  bisognosi. Fino alla fine, la mensa fu il  suo impegno  quotidiano. Così  scrisse alle  volontarie  e ai volontari  che prestavano e prestano  la loro  opera per garantire il pasto  caldo : “Noi  abbiamo  avuto un  privilegio: persone diverse sono  entrate silenziosamente nel  nostro  cuore,  con le loro  vite dimenticate, con le loro  esistenze di  emarginazione e di  sofferenze. Tutto  queto  ci  ha permesso  di  ascoltare la sofferenze che cerca, la stanchezza che chiede. Ci  ha permesso  di  riempire di  speranze le strade di  molti.” 

C’é una strada, qui  a Scafati istituita dalla giunta comunale che territorialmente non esiste: è   via Anna Ferrara, laddove trovano  domicilio  anagrafico  i  senza tetto  e i  senza fissa dimora , come gli  ospiti della casa di  Francesco. È’ la strada di  chi  cerca e trova il calore di una casa.  

Oggi,  il nome di  Anna Ferrara,  è  legato anche a una  scuola, il luogo dove si  cresce, si  impara, ci  si  incontra, si  discute, il  luogo  dove si  crea la vera comunità  culturale,  il luogo  in  cui  il  sapere  è il mezzo e non il  fine per lo  sviluppo  delle  personalità e della società.

Oggi una scuola porta il nome di  Anna Ferrara per non dimenticare le  sue lezioni di gioia e di gentilezza, di rispetto e di onestà, di  concretezza e di idealità. 

Nel  2008 le consegnarono le Chiavi della città, come riconoscimento di una vita spesa per la scuola, per l’accoglienza, per la solidarietà. Ed ora è stato intitolato ad Anna Ferrara il I° Circolo di Scafati.

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Redazione BNItalia
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