Intitolato ad Anna Ferrara il I° Circolo di Scafati. Con una cerimonia molto suggestiva ed emozionante, che si è svolta prima nella sede del I Circolo Didattico, in via Sant’Antonio Abate e, successivamente, nell’aula consiliare, è stato intitolato il primo Circolo didattico ad Anna Ferrara. Memorie, testimonianze, riflessioni, accompagnate da musica e letture di testi scritti dalla stessa maestra, hanno tracciato il profilo di una figura molto nota in città. Non solo nel mondo della scuola, per il suo impegno, per la sua capacità di tessere dialoghi e di costruire azioni di pace, di solidarietà e di inclusione.
L’hanno ricordata il Sindaco, dott. Pasquale Aliberti. La Dirigente scolastica dott.ssa Margherita Attanasio. Il Dirigente scolastico dott. Guglielmo Formisano, in qualità di rappresentante della famiglia insieme alla dirigente Redenta Formisano. Il dott. Antonio Monaco, ex alunno. Don Giovanni De Riggi che, con premurosa cura, ha seguito tutto l’iter burocratico della intitolazione. Intervenuto anche il prof Bruno Pagano.
Chi era Anna Ferrara, orgoglio di Scafati
Anna Ferrara, maestra elementare all’avanguardia, molto amata da alunni, genitori, colleghi fu sempre attenta alle innovazioni. Di queste sapeva cogliere la valenza didattica, al fine di rendere concreta una scuola di tutti e per tutti, che non lasciasse nessuno indietro. Della scuola ha amato tutto. Ricordata la sua emozione nel conservare gli antichi pennini e i calamai, come simbolo delle giornate in cui si tracciavano le prime linee sul quaderno di bella.
I valori di solidarietà e di ampliamento degli orizzonti culturali furono costantemente presenti nelle iniziative di scambi con paesi di tutto il mondo, per conoscere tradizioni diverse ed imparare ad esercitare la curiosità, che porta ad interrogare e ad interrogarsi, la curiosità “affettuosa” che genera rispetto e veri incontri e impedisce di chiudersi in recinti asfissianti. Da qui nasce il Presepe internazionale, con statuine inviate da capi di stato di tutto il mondo. In nome della pace e dell’amicizia camminavano insieme, simbolicamente, i rappresentanti di tutti i popoli.
Per la maestra anche una troupe televisiva
La maestra e i suoi alunni accolsero anche la troupe televisiva che realizzò un ampio servizio sulla drammatizzazione della storia: si videro Attila e i suoi Unni, Costantino, Carlo Magno e tanti altri personaggi a cui i bambini di una quarta classe diedero voce e vita. Nessuno di loro ha mai più dimenticato quelle vicende e quel momento in cui nel piazzale del bellissimo edificio demolito dopo il terremoto, arrivò la televisione! La partecipazione di tutta la classe – scrisse la stessa maestra – favorì lo sviluppo della socialità e a tutti, senza distinzione alcuna – vennero comunicati il gusto e la gioia del fare da sé.
La sua missione di “fare scuola” fu anche esercitata verso la prima generazione di immigrati extracomunitari. Alcuni di questi presenti alla cerimonia di intitolazione nell’aula consiliare di Scafati.
“Questi nostri amici – diceva Anna Ferrara- devono prima di tutto comunicare per ascoltare e essere ascoltati”.
Non bastava la scuola per aiutare il prossimo
La maestra capì anche che la scuola non bastava e, con la sua capacità organizzativa, mobilitò la Caritas e l’Associazione Italiana Maestri Cattolici per cercare alloggi che fossero degni di questo nome e per arredarli dignitosamente. Era solita elogiare la sensibilità degli scafatesi sul piano della solidarietà e l’atteggiamento positivo degli extracomunitari: tale clima favorì indubbiamente l’integrazione .
La maestra Ferrara, nel 2001 uno si impegnò per realizzare il servizio mensa per i più bisognosi. Fino alla fine, la mensa fu il suo impegno quotidiano. Così scrisse alle volontarie e ai volontari che prestavano e prestano la loro opera per garantire il pasto caldo : “Noi abbiamo avuto un privilegio: persone diverse sono entrate silenziosamente nel nostro cuore, con le loro vite dimenticate, con le loro esistenze di emarginazione e di sofferenze. Tutto queto ci ha permesso di ascoltare la sofferenze che cerca, la stanchezza che chiede. Ci ha permesso di riempire di speranze le strade di molti.”
C’é una strada, qui a Scafati istituita dalla giunta comunale che territorialmente non esiste: è via Anna Ferrara, laddove trovano domicilio anagrafico i senza tetto e i senza fissa dimora , come gli ospiti della casa di Francesco. È’ la strada di chi cerca e trova il calore di una casa.
Oggi, il nome di Anna Ferrara, è legato anche a una scuola, il luogo dove si cresce, si impara, ci si incontra, si discute, il luogo dove si crea la vera comunità culturale, il luogo in cui il sapere è il mezzo e non il fine per lo sviluppo delle personalità e della società.
Oggi una scuola porta il nome di Anna Ferrara per non dimenticare le sue lezioni di gioia e di gentilezza, di rispetto e di onestà, di concretezza e di idealità.
Nel 2008 le consegnarono le Chiavi della città, come riconoscimento di una vita spesa per la scuola, per l’accoglienza, per la solidarietà. Ed ora è stato intitolato ad Anna Ferrara il I° Circolo di Scafati.
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