Si è concluso nel modo più tragico il giallo della scomparsa di Maria Denisa Adas, la 30enne romena scomparsa a Prato lo scorso 15 maggio. A confessare l’omicidio è stato Vasile Frumuzache, 32 anni, connazionale della vittima e guardia giurata. L’uomo ha ammesso le sue responsabilità dichiarando agli inquirenti: «Mi ricattava, per questo l’ho uccisa».
Denisa, che lavorava come escort, era ospite da pochi giorni in un residence cittadino dove riceveva i suoi clienti. Proprio lì, nella notte tra il 15 e il 16 maggio, Frumuzache è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre entrava con un borsone nero e ne usciva, due ore dopo, trascinando il trolley bianco della donna. All’interno, secondo le indagini, c’era già il corpo della vittima.
Il cadavere, decapitato, è stato ritrovato il 29 maggio in una zona isolata di Montecatini Terme. La testa, carbonizzata, è stata recuperata in un campo poco distante, dopo le indicazioni fornite dallo stesso Frumuzache. I carabinieri di Firenze e Prato, coordinati dalla procura guidata da Luca Tescaroli, sono riusciti a seguire gli spostamenti dell’uomo grazie al GPS installato sulla sua auto per ragioni assicurative.
Frumuzache, sposato e padre di due figli, residente a Monsummano Terme, viveva una vita all’apparenza tranquilla. Ma sotto la superficie, secondo gli investigatori, si celava una relazione complicata con Denisa. La donna, stando alla confessione dell’uomo, avrebbe preteso 10mila euro per non rivelare alla moglie la natura del loro rapporto. Una richiesta che avrebbe scatenato la reazione violenta dell’uomo, culminata in un delitto brutale.
Frumuzache si trova ora in carcere con l’accusa di omicidio e soppressione di cadavere. Il movente, tuttavia, non è ancora del tutto chiaro e non si esclude che emergano nuovi elementi nel corso delle indagini. La scena del crimine è stata analizzata dal reparto operativo e dalla scientifica dell’Arma, con il coordinamento della procura di Prato.
Un caso che ha scosso profondamente l’opinione pubblica per la ferocia dell’azione e per il contesto in cui è maturato. Gli inquirenti continuano a lavorare per far piena luce su ogni dettaglio di questa tragica vicenda.
