In un’intervista intensa e senza filtri a Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani, Milly D’Abbraccio si racconta con disarmante sincerità. Dalla sua carriera nel cinema hard, agli amori, fino alla sua vita attuale, l’attrice ripercorre i momenti più significativi della propria storia personale e artistica, rivendicando il proprio ruolo centrale nella rivoluzione dell’immaginario erotico italiano.
«Nell’hard non ho avuto rivali – dichiara –. Sono arrivata dopo Moana e Cicciolina, ma ero completamente diversa. Mentre loro avevano un’immagine costruita, io ero una pornodiva d’attacco, moderna, fuori dagli schemi». Secondo D’Abbraccio, la differenza fondamentale con le colleghe dell’epoca stava nella sua formazione attoriale: «Io sapevo recitare, ero un’attrice prestata al porno. I miei film sono i più belli in assoluto del cinema porno italiano».
Quando si parla di Moana Pozzi, D’Abbraccio non nasconde un certo disincanto: «In vita è stata criticata, accusata, insultata. Poi, una volta morta, è diventata una santa. C’è troppa ipocrisia. Dopo la sua scomparsa sono rimasta io, l’ultima vera pornodiva. Se avessi continuato, con l’arrivo di Internet sarei diventata planetaria».
Sulla propria vita sentimentale, l’attrice si apre con spontaneità: «Ho amato le persone sbagliate. In 60 anni, ho avuto due relazioni importanti con donne, durate dieci anni in tutto. Sessualmente e eroticamente, le donne sono meglio. Ma nella vita sono più complesse. Alla fine ho detto: torno con gli uomini».
D’Abbraccio racconta anche una fase delicata della propria vita, in cui ha vissuto una profonda crisi d’identità: «Mi dicevo: non è possibile, sono una pornodiva rispettata, eppure sto con una donna… mi sono sentita in difficoltà, come se ciò mettesse in discussione la mia immagine pubblica. Sono andata da una psicologa, mi serviva aiuto per capire».
Durante l’intervista, l’attrice rivela anche un dettaglio inedito della propria storia familiare: «Mio padre è stato uno dei primi scambisti in Italia. Evidentemente mi ha trasmesso qualcosa, una forma di apertura, forse anche una carica erotica che mi ha spinto verso il mondo dell’hard».
Oggi, Milly D’Abbraccio non gira più film, ma ha fatto una scelta di vita che continua a far discutere. Risponde con decisione alla domanda su ciò che fa attualmente: «Ho iniziato a incontrare uomini a pagamento. Lo faccio liberamente, scelgo io con chi. Si tratta di industriali, avvocati, professionisti: persone di un certo livello. Faccio una sorta di casting».
Alla domanda diretta di Fagnani se si definisca una escort, l’attrice replica: «Diciamo che mi sono addentrata in questo mondo. Il sex symbol, nell’immaginario maschile contemporaneo, non è più la pornodiva. È cambiato tutto».
Non manca un riferimento al sadomaso, tematica che in passato aveva accennato come possibile svolta della propria attività: «Sì, ci ho pensato. Se consideri che ci sono persone disposte a pagare anche 10 mila euro per essere maltrattate, camminare a quattro zampe, mangiare in una ciotola… beh, qualche riflessione me la sono fatta. Quasi quasi…».
Sorridendo ma con lucidità, Milly D’Abbraccio descrive un mondo in cui eros, identità, potere e immaginario si fondono e si trasformano. Dietro il personaggio, però, c’è una donna che ha vissuto mille vite, che non ha paura di esporsi, che rivendica il diritto alla libertà personale e alla consapevolezza del proprio corpo e dei propri desideri.
