Murales olimpionici di Torre Annunziata. “Questa palestra mi ha salvato la vita, il maestro Lucio Zurlo mi ha salvato la vita”. Irma Testa commuove tutti quando, scoperto il murales degli olimpionici della Boxe Vesuviana, saluta la platea. L’opera realizzata da Marco Zurlo è un capolavoro di street art. Dai cinque cerchi olimpici emergono le figure dei quattro olimpionici della palestra di Torre Annunziata. Oltre a Irma Testa sono raffigurati Ernesto Bergamasco, Alfonso Pinto e Pietro Aurino. Nel futuro immediato potranno esserci Baldassi e un altro posto per Irma Testa. Nel presente c’è grande orgoglio.
E’ una festa per la Boxe Vesuviana. Lucio Zurlo, ‘u maestr, è il grande protagonista, Biagio un eccellente direttore d’orchestra. Gli amici del bar Royal offrono il brindisi per festeggiare un momento celebrativo. In via Parini c’è la folla delle grandi occasioni. Parenti, amici e appassionati della noble art. Il presidente Africano, i maestri Perna e Annunziata sono gli altri grandi protagonisti della giornata.
In quella palestra di periferia, a pochi metri dal rione Provolera, c’è anche tutto l’orgoglio di chi ce l’ha fatta. E anche chi non ha vinto ce l’ha fatta. Perché il pugilato li ha salvati. Perché il maestro Lucio da bordo ring li ha esasperati fino alla perfezione, lasciando che la loro mente abbandonasse la strada e scaricasse tutto quello che aveva nei guantoni.
E il murales dei campioni non ha il maestro Lucio Zurlo tra gli olimpionici di Torre Annunziata. Lui, da ragazzino, non poteva permettersi il pugilato, doveva andare in una palestra di Napoli per allenarsi e salire in corsa sul treno. Eppure, nell’Olimpo della boxe c’è proprio Lucio Zurlo e mostra fiero la sua palestra che vale più di una medaglia d’oro per ciò che ha dato e sta dando ai suoi ragazzi.