Mutismo sulla partenza dei lavori al Giraud (Puntata 1). C’è un grosso punto interrogativo che sovrasta lo stadio Giraud. Quando inizieranno i lavori di restyling dell’impianto? La data di inizio è strettamente correlata a quella della fine, ovviamente. Infatti, le opere di ammodernamento dureranno 240 giorni che, facendo un po’ i conti, saranno 8 mesi esatti. Troppi, ma che potrebbero indurre a un sacrificio se, quei lavori, fossero funzionali agli obiettivi del club. Cioè l’iscrizione la possibile iscrizione alla Lega Pro tra due anni. Perché tra 8 mesi, se tutto va bene (ipotizzando la partenza per il primo marzo), si arriva a novembre. E in quel periodo il Savoia avrà già indicato come campo sportivo per le partite interne un altro impianto sportivo. Forse, il Papa di Cardito. E soltanto una sopraggiunta indisponibilità della sede degli incontri casalinghi fornita alla Lnd all’atto dell’iscrizione potrebbe far chiedere al Savoia di utilizzare il suo stadio.
Lavori e poi gli espertoni
Non dimentichiamo, però, che dopo 8 mesi di lavori serviranno anche tutte le autorizzazioni necessarie. Si alterneranno società e società formate da pool di espertoni che dovranno valutare erba sintetica e relazionare alla Figc, dietro oneroso compenso, sull’agibilità. A queste vanno aggiunte le prove di staticità, quelle relative alla sicurezza dell’impianto, etc etc. Carte e carte bollate che solo a compilarle fanno venire il mal di testa. Ed essendo lo stadio di proprietà comunale, ci sarà bisogno di referenti all’altezza che abbattano i tempi della burocrazia con un lavoro celere e minuzioso. Insomma, possiamo anche assumerci la responsabilità di ipotizzare che il babbo Natale del Savoia atterrerà ancora una volta lontano dal Giraud.
“Il Bar dello Sport” chiuso desta sospetti
Allora, abbiamo cercato di capirci di più. Insospettiti dalla chiusura della pagina Facebook “Il Bar dello Sport” dopo lo scontro che ha coinvolto il presidente della squadra oplontina Nazario Matachione e il senatore Orfeo Mazzella. E abbiamo cercato un punto di vista neutrale, centrale, che potesse farci capire cosa stesse accadendo. Insomma, quello che sui social indicheremmo come: POV sei tifoso del Savoia e aspetti il Giraud.
Ghostati prima…
Tre telefonate e abbiamo finalmente avuto il piacere di parlare con un referente dello studio Archimedia che ha progettato i lavori allo stadio Giraud. Ci rispondono, con gentilezza, dopo averci ghostato per mezza giornata perché tutti impegnati. Eppure con i giornalisti hanno a che fare visto che sul loro sito ri-pubblicano un articolo di un giornale on line locale sulla stazione di Ercolano che si complimenta per i lavori effettuati. Uno di quelli celebrativi, insomma…
Ermetici poi…
Ci risponde l’architetto Salvatore De Rogatis. Abbottonato ma educato ci dice. “Non posso dire quando iniziano i lavori, la Stazione Unica Appaltante ha chiesto di non fare interviste. Siamo vincolati da un contratto, non possiamo rilasciare interviste”. Strano che vietino interviste, anche perché sul sito ufficiale hanno sia una categoria dedicata all’amministrazione trasparente che alle relazioni con il pubblico. Però qualcosina la otteniamo da De Rogatis. “Noi siamo progettisti – dice -. Non dovete chiedere a noi”.
Il raggruppamento temporaneo
Una curiosità ci viene, leggendo quello che è stato scritto sui social fino a una settimana fa. E chiediamo: Avete mai lavorato al progetto di uno stadio o di un campo sportivo? “Abbiamo competenza, c’è un raggruppamento temporaneo”. Quindi sì o no, essendo una cosa che trapela dai social? “Abbiamo competenza, c’è raggruppamento temporaneo, i social non li leggo, ci sono polemiche puerili”. Allora, architetto De Rogatis, li legge… “No, me lo ha riferito un amico”. Sui social dicono anche che lei sia legato al senatore Mazzella. “Non sono cose che la riguardano, non vedo che c’entra”, risponde. Al momento nulla, però Mazzella era stato tirato in ballo da Matachione sulla pagina Facebook ora chiusa.
Oltre 2 milioni di silenzi
Insomma, poche battute per dire che una risposta sull’inizio, e conseguentemente sulla fine dei lavori, non l’abbiamo avuta. E’ mai possibile che per un’opera pubblica ci sia tutto questo mistero? Nello stadio Giraud finiscono 2.232.759,90 euro di soldi pubblici. Inizialmente ne erano previsti 2.029.780,99 ma l’aumento dei materiali ha portato a un incremento del costo. E secondo voi, in un Paese, l’Italia, dove la parola trasparenza è sulla bocca di tutti quando si parla di soldi pubblici è normale tacere? Lo è in un Comune come Torre Annunziata commissariato perché sciolto per infiltrazioni camorristiche? E’ mai possibile che sia anche impossibile sapere quando inizieranno i lavori? Eppure noi una data avevamo chiesto, anche perché il cantiere è stato già aperto.
Insomma, resta il mutismo sulla partenza dei lavori al Giraud.
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