Nives sindaca di Castellammare, idea geniale di Carnevale. Il desiderio è quella di una città migliore, la sua città. Così Nives, una bambina di 6 anni di Castellammare di Stabia, realizza il suo sogno di essere sindaca per un giorno. Niente potere decisionale, purtroppo, perché magari attraverso la purezza dei suoi 6 anni avrebbe agito su cosa migliorare dal punto di vista di chi è puro di cuore e non ha condizionamenti politici.
Approfittando del Carnevale, ieri Nives è stata in Villa, ovvero sul lungomare della città stabiese. Passeggiando per la sua città, come tutti i bambini, ha mostrato un punto di vista a un’altezza “meno distante” dal contesto pratico. Nelle sue prime fasi di crescita ha notato, ovviamente, molti disagi che oramai sembrano essere diventati talmente delle cattive abitudini quotidiane che gli adulti neanche ci fanno caso. Così Nives ha sottolineato nel tempo la poca pulizia della città, gli ostacoli dovuti alle barriere architettoniche e le deiezioni animali sparse un po’ ovunque.
Nelle sue passeggiate ha sempre chiesto di continuo “mamma, ma perché queste cose?”. Risposte, Nives, ne ha sempre avute. Però, la bambina stabiese è andata oltre. Ha trovato la soluzione. “Da grande voglio fare la sindaca!”. Così, approfittando del Carnevale, si è divertita nella sua campagna elettorale. E chissà che non si sia solo anticipata di poco più di un decennio. In giro per la città ha distribuito anche i suoi volantini ai cittadini che l’hanno ringraziata. E le hanno promesso il voto!
Non solo, Nives ha anche trovato il claim giusto per Castellammare di Stabia, a pochi mesi dell’elezione del sindaco dove la banalità dei messaggi politici rischia di sprecarsi. La piccola stabiese è andata su una frase semplice ma ad effetto. “Amare la città è amarsi”. E chi non si ama? Intanto, Nives con il suo travestimento da sindaca ha conquistato tutti: destra, centro e sinistra. E, noi per la sua originalità, l’abbiamo già inserita tra i candidati dei BNItalia Awards 2024. Brava Nives, il tuo sogno può essere la speranza di rinascita della politica sempre più arrovellata su se stessa.