Omicidio Fontana al vaglio lo smartphone dello stabiese. Proseguono le indagini sull’omicidio di Alfonso Fontana. Il rampollo dei Fasano, definiti i finti pentiti di camorra di Castellammare di Stabia, è stato assassinato nella serata di mercoledì sera a Torre Annunziata.
Gli inquirenti hanno sequestrato lo smartphone della vittima. Alfonso Fontana aveva un appuntamento forse con il suo assassino, secondo gli investigatori, che portano avanti la tesi dello sgarro.
Dal telefono cellulare della vittima, i Carabinieri stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita del 24enne stabiese. Non solo messaggi e telefonate, ma anche spostamenti ed eventuali movimenti su conti o carte. Nulla viene lasciato al caso in un’indagine complessa. Anche perché l’esecuzione è stata eclatante. L’assassino non si è preoccupato che intorno alle 21, quando ha premuto per oltre 10 volte il grilletto della sua pistola, potessero esserci persone in strada. Finanche dei bambini.
Al vaglio degli inquirenti sono tutti i movimenti della vittima e anche i rapporti. In caserma, a Torre Annunziata, già dopo l’omicidio i Carabinieri hanno raccolto alcune deposizioni. Hanno chiesto ai familiari stretti di Antonio Fontana, arrivati sul luogo del delitto, se la vittima avesse detto con chi doveva incontrarsi. Un’indagine che passa anche attraverso la visione delle videocamere di sicurezza dei negozi della zona. I Carabinieri stanno ricostruendo il percorso della moto utilizzata dai killer. Già nella notte di mercoledì hanno acquisito i filmati, ma il lavoro del Nucleo Operativo è proseguito anche giovedì con l’acquisizione di altre immagini.
L’indagine punta sulla vendetta dopo uno sgarro. Al setaccio sono tutti gli affari che aveva lo stabiese Alfonso Fontana. Ogni dettaglio non viene tralasciato e per scoprire gli autori dell’omicidio Fontana al vaglio lo smartphone perché può aprire una pista decisiva per trovare i killer e la motivazione che li hanno spinti a uccidere.