Operato inutilmente al cuore: risarcimento da 45mila euro. Risarcito per essere stato sottoposto ad una delicata quanto inutile operazione chirurgica. Operazione, che visto l’esito della mediazione, poteva essere evitata senza far correre al paziente rischi eccessivi.
A rendere nota la vicenda è lo Studio Associati Maior. A cui il paziente si è rivolto per avere giustizia dopo essere finito sotto i ferri.
Secondo quanto emerso da una perizia ordinata dal giudice, non doveva essere operato un 50enne napoletano che dopo un incidente stradale venne ricoverato all’ospedale “Moscati” di Avellino.
L’intervento a cuore aperto per un supposto grave quadro di dissezione aortica eseguito sulla base di esami risultati incompleti. Dunque, l’intervento di sternotomia (incisione dello sterno che si pratica negli interventi di chirurgia toracica e cardiaca) si è dimostrato del tutto inutile. Secondo i periti, infatti, dovevano essere effettuati ulteriori esami prima di poter stabilire un intervento così delicato a carico del paziente. Non doveva essere effettuata l’incisione allo sterno per l’intervento a cuore aperto. Ciò perché non vi erano certezze della diserzione aortica a carico dell’uomo vittima di incidente stradale.
Per questa ragione, l’Azienda ospedaliera avellinese ha concordato con i legali del paziente un risarcimento di 45 mila euro che è stato accettato perché l’uomo è stato operato inutilmente al cuore.