Ordinanza anti blatte a Scafati ma pagano i cittadini. Francesco Carotenuto, consigliere comunale di Scafati, mette in evidenza il paradosso dell’ordinanza del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti.
Scrive Carotenuto. Con ordinanza nr. 22/2024 il sindaco ordina agli amministratori condominiali e ai proprietari dei singoli fabbricati di provvedere con cadenza settimanale, a loro cura, spese e responsabilità alla deblattizzazione delle reti fognarie e a tutta una serie di attività da svolgere mediante operatore economico specializzato nel settore.
Una vera e propria lotta alle blatte, nell’ottica di una giusta e corretta igiene urbana, tutta a spese, però, dei cittadini, proprio mentre si assiste all’ennesimo sperpero di questa amministrazione: l’azienda comunale Acse infatti, ricerca, mediante agenzia interinale, quattro operatori ecologici da assumere a tempo determinato. Solita rotazione per pochi mesi come abbiamo già assistito nei mesi scorsi.
Ci si domanda il perché di questo continuo cercare nuovo personale mediante agenzie terze che vanno, ovviamente, retribuite.
Ci si domanda il perché di un modus operandi basato su personale che, seppur a tempo determinato, comporta comunque dei costi, si pensi solo a quello ad esempio della formazione.
Poi ci si domanda il perché di una gestione basata sul precariato, incapace di guardare ad una possibile stabilizzazione delle risorse umane che renderebbe più efficiente il servizio e produrrebbe meno costi per le tasche dei cittadini.
E ci si domanda, se, per cercare le risposte a tutto questo, non basti un semplice e quanto mai sempre valido “do ut des”.
O c’è dell’altro che dovremmo sapere?
Per amore, per Scafati
