Ordini dal carcere per il clan Moscarella di Castellammare. Il Clan Rione Moscarella puntava a mettere le mani su Castellammare di Stabia. L’operazione della Dda con 9 ordinanza di custodia cautelare e un obbligo di firma, ha stroncano la nascente organizzazione criminale.
Ma chi sono gli uomini che hanno cercato di mettersi in proprio e puntare in particolar modo sulle estorsioni, compresa quella al Castello delle Cerimonie? A capo del Clan Rione Moscarella, secondo gli inquirenti, ci sarebbe Michele Onorato. L’uomo, 60, storico affiliato del clan Cesarano, è conosciuto negli ambienti malavitosi come ‘o pimuntese. Proprio lui avrebbe, dalla sua cella del carcere di Frosinone dove sta scontando una pena detentiva, dettato le mosse per il clan alla moglie, ai figli e agli affiliati. Lo faceva, attraverso un telefonino che in qualche modo era riuscito a far entrare nella casa circondariale di Frosinone. Cassiera del clan, invece, secondo quanto riportano gli inquirenti nell’ordinanza, è Carmela Zurlo. Quindi persona di fiducia, che gestiva i soldi dei traffici. La donna, 57 anni, ora è finita in carcere. In cella anche Silverio Onorato, 35enne figlio di Vincenzo.
Tra le vittime del Clan Rione Moscarella il Castello delle Cerimonia, ovvero il Grand Hotel La Sonrisa (indagato Sabato Polese per favoreggiamento, fratello di Antonio Polese lo scomparso Boss delle Cerimonie). A compiere l’estorsione verso la struttura di Sant’Antonio Abate, ripresa dai filmati della videosorveglianza, Salvatore Scotognella, 28 anni, indagato. Indagati anche Pasquale Palma (48 anni), Renato Avitabile (22 anni), Luciano Polito (39 anni), Giuseppina Concilio (59 anni) e Michele Santarpia (42 anni). Ai domiciliari, invece, Maria Onorato (36 anni).