Perito si spaccia per avvocato: 300mila euro in meno di risarcimento. “Si delinea una evidente contraddizione tra l’offerta risarcitoria agli eredi della vittima, 362.000 euro, e la somma accettata”. Lo sottolinea il Tribunale di Napoli Nord che ha disposto un supplemento di indagini per fare luce sulla vicenda che ha visto protagoniste due sorelle residenti nel Napoletano. Secondo il loro legale, raggirate da un perito che si spaccia per avvocato.
Dagli accertamenti espediti dal legale delle due sorelle, l’avvocato Francesco Angelino, sarebbe emerso che il professionista avrebbe fatto firmare alle sue clienti un risarcimento per il danno patito di molto inferiore a quello offerto dalla compagnia assicurativa. 55mila euro a fronte di un’offerta da 362mila euro, di cui però non erano a conoscenza.
La denuncia alla Procura della Repubblica risale al giugno del 2022. Fu quando le sorelle – insospettite – hanno chiesto al loro legale, l’avvocato Francesco Angelino, di fare approfondimenti. Dai quali è poi emerso che il perito, in realtà, non era un avvocato. L’opposizione dell’avvocato alla richiesta di archiviazione formulata dagli inquirenti è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord Daniele Grunieri per il quale “è necessario acquisire la pratica assicurativa relativa al sinistro stradale… dal momento che si delinea una evidente contraddizione tra l’offerta risarcitoria agli eredi della vittima, 362.000 euro e la somma accettata, giustificandosi la enorme falcidia della somma inizialmente transatta con la compagnia assicurativa con generiche spese, talora anche illecite connesse a eventuali condotte corruttive anche di magistrati…”.
Nell’atto con il quale ha chiesto e ottenuto il supplemento di indagini, l’avvocato delle due sorelle ipotizza i reati di “truffa con aggravante dalla minorata difesa e/o la circonvenzione di incapaci”.