Processo per i presunti orchi di Scafati e Pompei. Rinvio a giudizio per le tre persone che per oltre 10 anni avrebbero abusato di due minori. Lo ha disposto la Procura di Salerno e i tre dovranno sottoporsi a rito immediato. Le accuse sono prostituzione minorile, maltrattamenti contro i familiari, pedopornografia e atti sessuali con minorenne. Le vicende, sulle quali gli inquirenti hanno fatto luce, hanno avuto inizio ben sedici anni fa. Una delle vittime, all’epoca in piccola età, subiva maltrattamenti in famiglia. Il padre, a processo, l’aggrediva utilizzando anche un mestolo e un ferro da stiro. Lo stesso genitore avrebbe costretto la vittima a crudeli punizioni.
Un’altra delle vittime, anch’essa minorenne all’epoca dei fatti, era costretta, dalla madre, a prostituirsi. La giovane, proprio insieme alla madre avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con un uomo. Quest’ultimo, un operaio di Scafati, durante una perquisizione è stato ritrovato in possesso di materiale pedopornografico. Interrogato, ha negato qualsiasi tipo di rapporto con la minore. Tesi che, presumibilmente, utilizzerà nel processo per difendersi.
I tre arresti furono effettuati dopo un’indagine partita dalla zia di una delle due vittime. Utilizzando un tablet in possesso a una delle minori coinvolte, scoprì materiale compromettente che segnalò alle forze dell’ordine, che fecero scattare l’inchiesta. Adesso, nonostante la reticenza degli indagati, partirà il processo con gravissime accuse che potrebbero far scattare pene esemplari. Quindi, scatta il processo per i presunti orchi di Scafati e Pompei.