Salvati replica ad Aliberti: “Con me economicità ed efficienza”. Cristoforo Salvati non ci sta di fronte al comunicato inviato da Pasquale Aliberti dopo l’udienza alla Corte dei Conti. I bilanci di Scafati, la situazione economico – finanziaria della città, sono un argomento caldo. Vanno oltre la politica e gli schieramenti. Sono argomenti fondamentali per i cittadini di Scafati che devono sapere se il loro Comune rischia o meno il dissesto.
Negli anni scorsi, quando Cristoforo Salvati era alla guida della città, tirato per la giacca da ogni lato, la gestione era parsimoniosa. Obiettivo: uscire dal predissesto. Lo stesso ex primo cittadino, oggi consigliere di opposizione di Fratelli d’Italia, aveva più volte mostrato compiacimento per i complimenti che gli erano arrivati dalla Corte dei Conti.
Ieri, invece, il passaggio di Pasquale Aliberti che ha dovuto relazionare in qualità di sindaco. Dopo il comunicato inviato ieri dal primo cittadino, con dichiarazioni anche forti verso la precedente gestione economico – finanziaria di Scafati, è arrivata la replica di Cristoforo Salvati.
Poche righe da parte dell’ex sindaco, che entra solo nel merito della sua gestione e non nel modo in cui oggi Pasquale Aliberti intende portare introiti alla città.
Questa la nota diffusa da Cristoforo Salvati. “Relativamente agli anni 2020-2022 oggetto della seduta della Corte dei Conti di oggi, consapevole del grande lavoro svolto dalla mia amministrazione nel rispetto del piano di riequilibrio dopo lo scioglimento per infiltrazione del 2016, attendo gli atti conclusivi della magistratura contabile con la consapevolezza di essermi ispirato ai principi dell’economicità, efficacia ed efficienza nell’ottica della programmazione della vita pubblica”. Così Salvati replica ad Aliberti.
Lo scontro ci sarà, ad esempio, sulla gestione della Farmacie. Cristoforo Salvati contava di cederle, Pasquale Aliberti ne ha parlato ieri, ponendo come obiettivo la chiusura del contenzioso per poi passare finalmente alla vendita. Altro piano di scontro sono le strutture sportive, lo stadio Comunale Vitiello e il PalaMangano. Aliberti ha detto che non possono essere vendute, per Salvati facevano parte di un patrimonio da cedere a privati, con onere di gestione annessi. Diversità di vedute che, in realtà, ci sono sempre state. L’importante, però, è che Scafati oggi riesca a rispettare il suo Piano di Riequilibrio.