Pasquale Aliberti, sindaco di Scafati, ha diramato una nota dopo il golpe fallito da parte di chi voleva la fine anticipata del suo mandato. “Un consiglio comunale con una mozione di sfiducia assolutamente strumentale, tanto da costringere chi aveva firmato a non entrare nel merito della questione ma a parlare di Scafati addirittura dal 1970 ad oggi. Una mozione di sfiducia con motivazioni riportate che avrebbero dovuto dimostrare l’irresponsabilità del Sindaco e la sua incapacità amministrativa ma che in realtà è stata solo la dimostrazione di una visione politica miope e opportunista supportata da un atteggiamento verbalmente violento proprio di chi in questi anni ha fatto prevalere gli interessi personali su quelli complessivi. Finalmente, però, le maschere sono cadute e oggi abbiamo la certezza di chi sono: sempre gli stessi, quei personaggi che negli anni mi hanno logorato sul piano umano, personale e politico.Oggi ripartiamo da quattordici consiglieri comunali ma soprattutto dalla consapevolezza che può iniziare un dialogo serio e costruttivo anche con quella parte di opposizione che sui grandi temi è giusto venga coinvolta. Io non sono il sindaco solo di una parte di Scafati e la mia maggioranza deve imparare, nell’ambito di una critica anche costruttiva, a recepire le istanze di quella parte di opposizione che vuole lavorare per migliorare il livello di vivibilità di questo paese che soprattutto ama Scafati”.