venerdì, Dicembre 6, 2024
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Scuola: tornano i giudizi in pagella

Scuola: tornano i giudizi in pagella. Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha annunciato la riforma che riguarderà la scuola. Ritornano i giudizi in pagella. Appena tre anni fa la pagella era stata trasformata.

Avanzato, intermedio e base presero il posto di insufficiente, sufficiente, discreto, buono e ottimo. Questa scala di valutazione fu introdotta negli anni 70 e permetteva a tutti di capire il grado di preparazione degli alunni. Quest’anno è stata introdotta la dicitura ‘in via di acquisizione” In pratica un’insufficienza.

Giudizi in pagella: pronta la riforma della scuola

“Abbiamo deciso di tornare, dal prossimo anno scolastico, a formule comprensibili al posto di quelle astruse introdotte di recente”. Afferma il ministro Valditara. I giudizi potrebbero diventare sei, se come riferito dal ministro, si ritenesse utile contemplare anche quello di ‘gravemente insufficiente’.

Inoltre, viene previsto che in tutte le scuole medie e superiori si esprimano voti in decimi nel primo e nel secondo quadrimestre (o trimestre e pentamestre, secondo le scelte dei singoli istituti), evitando, come avviene in alcune scuole, che i voti non vengano messi nel primo quadrimestre.

Il ministro Giuseppe Valditara conferma che le novità sono previste da un emendamento al ddl sulla revisione del ‘voto in condotta’. Nei prossimi giorni il provvedimento, con l’emendamento presentato dal governo, dovrebbe ottenere il via libera per l’iter parlamentare.
Potrà così prendere l’avvio il percorso del disegno di legge che, oltre ad inasprire le norme per valutare la condotta degli allievi, introduce dei cambiamenti. “Stiamo valutando se sia utile aggiungere la possibilità di mettere ‘gravemente insufficiente'”, spiega inoltre Valditara.

Dai giudizi agli investimenti: la scuola del futuro

L’impegno del ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara riguarda anche la lotta all’esclusione e alla dispersione scolastica. Come lui stesso afferma ”il Governo ha fatto investimenti importanti. C’è un decreto da oltre 26 milioni di euro che mira specificamente a creare le condizioni affinché tutti i ragazzi abbiano opportunità di successo formativo”. 

“Ma l’investimento vero è per una scuola nuova, con una nuova didattica, nuove forme di apprendimento e nuova inclusione per una scuola che guarda al futuro e dà opportunità ai ragazzi e al territorio” sostiene il ministro. 

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