Sospesi 5 medici di Salerno per una garza nel corpo di un paziente. I carabinieri del Nas di Salerno hanno eseguito l’interdizione dall’esercizio della professione medica nei confronti di cinque sanitari dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Le misure cautelari emesse nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Umberto Maddolo. Il 62enne morto nel 2021 aveva una garza nel corpo dopo l’intervento chirurgico. L’uomo, sottoposto a sostituzione valvolare aortica con bioprotesi e rivascolarizzazione coronarica, morì dopo l’intervento e la famiglia presentò denuncia.
Dell’equipe che operò Maddolo facevano parte i cinque medici interdetti, che nel corpo del 62enne avevano dimenticato una garza di 8 centimetri. I medici sono Enrico Coscioni, primario del Dipartimento di Cardiochirurgia dell’ospedale Ruggi. Personaggio in vista in quanto consigliere regionale fedelissimo di Vincenzo De Luca, oltre che presidente di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Per lui l’interdizione ha la durata di 12 mesi. I medici Gerardo Del Negro e Pietro Toigo, nei confronti dei quali l’interdizione è di 9 mesi. I sanitari Aniello Puca e Francesco Pirozzi, per i quali l’interdizione è di 6 mesi. Rigettata, invece, dal giudice la richiesta d’interdizione dai pubblici uffici per l’Agenas della quale Coscioni può restare presidente.
Sulla vicenda hanno indagato i Carabinieri e la Procura di Salerno. I medici interdetti per le procedure di preparazione, esecuzione e gestione dell’intervenuto. Riscontrati quattro profili di colpa, perché all’esecuzione si aggiunge proprio la dimenticanza del lembo della garza. I 5 medici sono accusati anche di non aver convocato l’Heart Team, un gruppo che avrebbe potuto prevedere e intervenire in caso di complicanze durante l’intervento chirurgico.
Secondo le indagini, la convocazione dell’Heart Team ignorata, probabilmente in buona fede. I medici non si sarebbero accorti di una calcificazione all’aorta ascendente nel corpo di Umberto Maddolo. Il paziente operato, tra l’altro, non versava in buone condizioni di salute perché vittima di infarto. Altra circostanza è che dopo la sostituzione della valvola aortica e la chiusura del miocardio, nel corpo hanno dimenticato una garza di 8 centimetri, non rimossa. E successivamente all’operazione non venivano effettuati accertamenti diagnostici per individuare il corpo estraneo. Per questi motivi sono stati sospesi i 5 medici di Salerno.
