Standing ovation per I Ragazzi di BoscoTeatro. La commedia Nu bambiniello e tre San Giuseppe interpretata dai ragazzi di BoscoTeatro è un successo di pubblico e di critica, per l’incredibile bravura degli attori. Giudizi tutti positivi dalla sala gremita ed entusiasta per entrambe le serate in cui la commedia è andata in scena. Venduti 486 biglietti, praticamente il tutto esaurito in entrambe le serate, con il ricavato devoluto alla Parrocchia Immacolata Concezione per i lavori nella Terra Santa.
Grandi e piccoli incantati dalla bravura degli attori della compagnia I Ragazzi di BoscoTeatro, di Boscoreale. Ambientata in una cittadina in provincia di Napoli, non troppo diversa da Boscoreale, racconta le vicissitudini di una giovane aspirante attrice ‘osè’ che “sotto la luna di maggio” resta incinta. Il punto è che il fidanzato è in Germania e lei non sa di chi sia il figlio dopo essere stata con tre uomini differenti per tre sere consecutive. Da qui un susseguirsi di equivoci e mezze verità, il tutto condito da pettegolezzi e lettere anonime. E tante risate. Espressività e teatralità napoletana sono gli ingredienti che hanno decretato il trionfo di Nu bambiniello e tre San Giuseppe.
Un gruppo affiatato quello dei ragazzi di BoscoTeatro che ha portato in scena tutta la passione per la recitazione. E anche il sentimento di amicizia che li lega. Con l’unico obiettivo di divertirsi e far divertire. E ci sono riusciti, ad ogni battuta un applauso. Risate e tanto divertimento. Un cast diretto con maestria dal regista Pasquale Piacente, che tra l’altro ha anche avuto la parte di uno dei tre San Giuseppe. Nella commedia infatti impersona Luigino.
I protagonisti e gli interpreti
In Nu bambiniello e Tre San Giuseppe ci sono tutte le caratteristiche e le contraddizioni di un paesello di provincia. Carmelina (Antonella Panariello) è sulla bocca di tutti e con lei la madre Eleonora (Carmela Rita De Rosa), che l’ha accompagnata a Roma, per tentare la fortuna. Qui ottiene una piccola parte di nudo in un film. Ma quella piccola parte la vedono tutti in paese. E non solo.
Inoltre, è in attesa di un figlio da padre ignoto. Ma l’occasione fa l’uomo ladro e appena Carmelina viene scelta per un film ecco che i tre probabili padri si fanno avanti. C’è oltre a Luigino, l’avvocato Pianese (Luigi Celestino) tanto perbene quanto sfaticato e c’è Nicolino (Niccolò D’Ambrosio) un giovane eccentrico e forse un po’ matto che va in giro con Filiberto, il suo pappagallo.
La famiglia, i genitori Pasquale (Nicola Tufano) ed Eleonora, si vergognano di ciò che è accaduto alla loro unica figlia. Ma sono più preoccupati di ciò che i paesani pensano. Del giudizio della gente e dell’inciucio diffusosi rapidamente. E cercano la soluzione a quel guaio. Coinvolgendo un esilarante Filiberto (Angelo Cirillo), amico di famiglia che a modo suo fa da collante tra genitori e figlia. Del resto Filiberto è l’unico a sapere del segreto di Carmelina, infatti la ragazza stessa glielo confessa. Così come afferma decisa di non voler sposare il fidanzato Giovannino (Giovanni Di Domenico). Un gran lavoratore ma un po’ fumantino che viene additato dal popolo come omosessuale.
Il padre di Giovannino, Mezzavotte (Marco Testa), non tollera che si dica del figlio questa cosa e approva il matrimonio riparatore gioiendo pe la gravidanza della giovane. Quella di Mezzavotte è la tipica famiglia patriarcale, il padre padrone, la moglie Francesca silenziosa e sottomessa (Giovanna Vitelli) e due figli maschi, appunto Giovannino e Vincenzone (Pino Testa) che è la spalla del padre. Nonostante le chiacchiere e le maldicenze l’amore per i figli vince e supera ogni cosa.
Attesa per la prossima esibizione per I Ragazzi di BoscoTeatro
Non si può dire chi sia stato il migliore sul palco. Dai protagonisti principali a quelli che sul palco sono stati per pochi minuti, tutti hanno portato in scena i loro personaggi identificandosi con essi e trasmettendo allo spettatore in sala la sensazione di conoscerli e di essere parte attiva della storia.
Standing ovation per i Ragazzi di BoscoTeatro che non solo hanno fatto il pienone ma hanno già creato quel clima di attesa per la prossima commedia. E il pubblico li aspetta, perché le cose belle in una città che offre ben poco sono poche e il successo meritato e non costruito è cosa rara.