sabato, Ottobre 5, 2024
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Tutte le meretrici che diedero scandalo

Tutte le meretrici che diedero scandalo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la prostituzione in Germania raggiunse il più alto (o basso se vogliamo) punto di degrado. A concedersi a pagamento agli uomini erano tutti i tipi di donne. E la perversione era diventato un fenomeno naturale. La differenza sostanziale era tra le meretrici che vendevano il loro corpo al chiuso o all’aperto.

Tutte le meretrici che diedero scandalo all’aperto

Le prostitute si differenziavano tra di loro a seconda delle caratteristiche, come è descritto in  “Voluptuos Panic, The Erotic World of Weimar Berlin” di Mel Gordon. Le donne gravide che aspettavano alla luce dei lampioni i loro clienti erano chiamate Munzis. Continuavano ad esercitare il meretricio pur essendo in attesa di un figlio. Fatto alquanto naturale poiché all’epoca l’indice di natalità era altissimo egli anticoncezionali quasi sconosciuti. Le prostitute adolescenti, quelle che magari arrivavano anche da buone famiglie ma che arrotondavano, erano le Nuttes. Si concedevano ai clienti per una paghetta extra che le consentisse di esaudire qualche desiderio. Tra le più eccentriche perversioni erano inserite le Tauentzien Girls. Si trattava di coppie composte da madre e figlia che soddisfavano insieme i clienti. 

E quelle che diedero scandalo al chiuso

Le Chontes erano le prostituite ebree, di origine polacca. Adescavano i clienti nelle stazioni e non all’aperto in strada. Invece, c’era chi usava messaggi subdoli per farsi riconoscere con annunci sui giornali. Erano meretrici più agiate economicamente chiamate Fohses. Si definivano massaggiatrici e manicuriste per attrarre i clienti. Le prostitute di buona famiglia che vendevano il loro corpo in case chiuse al pomeriggio e in serata, quando gli uomini finivano di lavorare prima del loro ritorno a casa, erano chiamate Demi-castors. Tra le più richieste dagli uomini tedeschi c’erano le Race-horses. Erano le più disinibite, che si davano al masochismo lasciandosi frustare sia nelle scuole (quando erano chiuse) che in carceri sotterranee.  

Minorenni vendute

La prostituzione dopo la Seconda Guerra Mondiale che era diffusissima in Germania, e non solo, riguardava anche le minorenni. Le giovani dai 12 ai 16 anni erano definite le Medicine. Questo perché con la complicità di alcuni farmacisti consentiva alle giovinette di rendersi disponibili. Se dicevano medicine bianche, ad esempio, si riferivano ad adolescenti dalla pelle chiarissima. Per i turisti ricchi, invece, c’erano le Telephone-girls. Arrivano anche a bordo di limousine per consegnare il loro corpo al cliente che ufficialmente aveva ordinato del cibo. Anche nella sua camera d’albergo. Tutte le meretrici, insomma, avevano un nome associato alla categoria o alla richiesta perversa del cliente.

Redazione BNItalia
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