Il difensore dell’Udinese Oumar Solet, 25 anni, è indagato dalla Procura di Udine per un presunto caso di violenza sessuale. L’indagine è partita in seguito alla denuncia di una donna italiana di 32 anni, che si è presentata da sola al pronto soccorso dell’ospedale di Udine nella serata di domenica, raccontando di essere stata vittima di stupro nell’abitazione del calciatore francese.
A riportare per primo il nome dell’atleta coinvolto è stato Il Messaggero Veneto. L’Udinese, al momento, ha scelto di non commentare la vicenda.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto dichiarato dalla presunta vittima ai carabinieri, il gruppo — composto dal calciatore, alcuni amici e la donna — avrebbe trascorso la serata in un locale alla periferia del capoluogo friulano. Successivamente, la giovane avrebbe accettato l’invito a proseguire la serata nell’abitazione del calciatore.
«Ero ubriaca, ma ho manifestato il mio dissenso rispetto a ciò che stava accadendo», avrebbe dichiarato la donna nella denuncia, sottoscritta formalmente davanti ai militari. Dopo aver lasciato l’abitazione, si è recata immediatamente al pronto soccorso, dove è stata sottoposta a visita medica. Il personale sanitario ha poi provveduto a segnalare l’accaduto alle autorità competenti, come previsto dal protocollo.
Le versioni contrastanti
La vicenda presenta elementi ancora da chiarire. Il Gazzettino riporta le dichiarazioni di due amici del calciatore, ascoltati dai carabinieri, secondo cui la donna sarebbe stata consenziente. «Era una festa in casa, lei ha seguito Solet in camera da letto con un’altra coppia. C’è stato uno scambio di partner, e nessuno si sarebbe aspettato una denuncia», avrebbero detto.
La Procura, che ha aperto un fascicolo di indagine, ha confermato l’avvio delle verifiche ma mantiene il massimo riserbo, vista la delicatezza della situazione. Nelle prossime ore saranno probabilmente ascoltate le testimonianze delle tre persone coinvolte, tutte assistite dai rispettivi legali.
Nessuna variazione nel protocollo investigativo
Nel frattempo, Solet, prima che la notizia diventasse pubblica, è apparso tranquillo e ha preso parte regolarmente alle attività del club. Le autorità inquirenti precisano che l’identità dell’indagato, nonostante sia un calciatore professionista, non modifica in alcun modo l’approccio dell’indagine: «Il protocollo resta invariato, come in ogni altro caso simile», hanno fatto sapere fonti investigative.
L’indagine è ora nelle mani della magistratura, che dovrà accertare i fatti, verificare la veridicità della denuncia e ricostruire con precisione quanto accaduto nella serata oggetto dell’inchiesta.
