Vecchioni difende Geolier e Napoli. Nonostante il Festival di Sanremo sia ormai terminato, il caso Geolier continua a far parlare. L’avventura del giovane rapper di Secondigliano è argomento di dibattito in tutte le trasmissioni televisive. L’ultimo, ma solo per questioni temporali, è stato nella trasmissione di Massimo Gramellini in onda su La7 dove un immenso Roberto Vecchioni difende Geolier e Napoli.
Roberto Vecchioni, che nella quarta serata del Festival di Sanremo, dedicata alle cover, ha proposto con Alfa il brano “Sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni difende Geolier.
Alla domanda del conduttore di cosa ne pensasse dei fischi ricevuti dal giovane cantautore, il professore di origini napoletane risponde senza usare mezze parole.
“Innanzitutto Geolier ha cantato una canzone non semplice. Se qualcuno ha capito il testo, lì si tratta di “ognuno va per la sua strada perché pur amandoci non ci capiamo e non è un tema proprio facile, è un tema importante, sono cose notevoli”.
Per Vecchioni non ci sono molti dubbi. Napoli è oggetto di invidia, perchè Napoli è storia, è cultura, è coraggio. Come quello di Geolier che si è presentato con il suo brano interamente in napoletano al Festival della musica italiana.
“Secondo me c’è dell’invidia, perché Napoli è un regno dal 1200, quando altrove si pascolavano le capre. Napoli è una delle città più immense del mondo, lì hanno inventato la musica. Un po’ di avversità verso il sud e verso Napoli c’è. Napoli è una città provvisoria, è sotto un vulcano, ogni giorno è una vita perché può succedere di tutto, ha avuto tutte le dominazioni possibili e immaginabili, potevano morire da un giorno all’altro. Invece, sono diventati fortissimi, eccezionali, fantasiosi, meravigliosi e in più fanno conoscere l’Italia“.
La conclusione di Vecchioni è una dichiarazione d’amore: “Io amo Napoli. Io sono figlio di napoletani, ma anche se non lo fossi direi le stesse cose. Tutti conoscono l’arte di Roma, ma andate a vedere cosa c’è a Napoli e nelle sue chiese”.