sabato, Ottobre 5, 2024
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Zandraglia di Boscoreale, origini e storia

Zandraglia di Boscoreale, origini e storia. “Zandraglia” è un termine introdotto nel dialetto della zona di Boscoreale a partire dalla dominazione Angioina. La zandraglia di Boscoreale all’inizio rappresentava un cibo salato, tipico dei contadini, preparato con uova, farina e acqua. Col tempo la ricetta si è modificata e oggi è un dolce artigianale a base di farina, uova e sugna, miele e confettini

La zandraglia di Boscoreale è il risultato di qualche modifica alla ricetta originale. Oggi è un tipico dolce artigianale di Boscoreale, preparato non solo più nel periodo estivo in occasione di S. Maria Salòme. La sua variazione da salato a dolce lo ha reso molto simile a quelle che in altre regioni o città, si chiamano chiacchiere, frappe, nocchette, ma che al contrario vengono preparate nel periodo di Carnevale.

Etimologia della parola

In lingua napoletana il termine “zandraglia”, indica  una donna sgradevole e dai modi volgari. L’etimologia della parola pare possa far riferimento a due correnti di pensiero. La prima che associa la parola al termine spagnolo “andrajo” che significa “straccio”.

La seconda ipotesi è quella che zandraglia derivi dal francese, ripensando a quando un tempo, al Maschio Angioino, i cuochi del Re si affacciavano ai balconi del palazzo reale per lanciare le interiora degli animali, urlando “Les entrailles”. A quel punto si attendeva l’arrivo delle donne povere e volgari che litigano per accaparrarsi un po’ di cibo. 

Con il passare del tempo la stessa parola indicava le donne che avevano il compito di ripulire i campi di battaglia o i luogo di esecuzione dai resti umani

Ricetta della Zandraglia di Boscoreale

Ingredienti:

  • 500g di farina 00
  • 4 uova
  • 60g di sugna o burro sciolto
  • 60g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 limone (la scorza grattugiata)
  • 1 bicchierino di liquore (preferibilmente rum o anice o Strega)
  • Olio di semi di girasole per friggere
  • Zucchero a velo per spolverizzare

Procedimento:

  • Inizia mettendo la farina su una superficie di lavoro pulita e crea un piccolo cratere al centro. Aggiungi le uova, la sugna, lo zucchero, il sale, la scorza grattugiata del limone e il bicchierino di liquore al centro.
  • Con una forchetta, inizia a mescolare delicatamente gli ingredienti al centro del cratere, incorporando gradualmente la farina. Continua a mescolare fino a quando gli ingredienti si saranno amalgamati.
  • A questo punto, inizia a impastare l’impasto con le mani, lavorandolo energicamente fino a ottenere una consistenza liscia e omogenea. Se l’impasto risulta troppo appiccicoso, puoi aggiungere un po’ di farina.
  • Forma una palla con l’impasto e avvolgila nella pellicola trasparente. Lascia riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
  • Dopo il riposo, prendere l’impasto dal frigorifero e dividerlo in piccole porzioni. Stendere  ogni porzione con un matterello fino a ottenere uno spessore di circa 2-3 mm.
  • Tagliare l’impasto in strisce rettangolari o in forme a rombo, come si preferisce.
  • Riscaldare abbondante olio di semi di arachide in una pentola profonda a circa 180°C. Friggi le zandraglie  poche alla volta, facendole dorare da entrambi i lati. Assicurarsi di girarle durante la cottura per ottenere una doratura uniforme. Ci vorranno solo pochi minuti per friggerle.
  • Una volta pronte, si utilizza una schiumarola per rimuovere le zandraglie dall’olio e posizionarle su un piatto foderato con carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio. Lasciare raffreddare le zandrahlie, quindi spolverizzarle generosamente con zucchero a velo.

Le zandraglie di Boscoreale fritte sono pronte per essere gustate!

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Alina Cescofra
Alina Cescofrahttp://www.bnitalia.it
Giornalista pubblicista che ama raccontare non solo i fatti di cronaca ma anche le cose belle. Boscoreale, la sua città natale, non ha segreti. Ha un ruolo centrale nella redazione di BNItalia.

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